Aprile 19, 2024

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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Oscuri sospetti sul nuovo QE di Draghi…

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I rendimenti dei quinquiennali sovrani di otto paesi europei sono negativi. Ciononostante la BCE ha fatto sapere a tutto l’ambiente economico che intende prolungare e aumentare il carico del suo Q€. Questo significa che il mese prossimo  Mario Draghi “taglierà” ulteriormente il principale tasso di riferimento della Banca Centrale Europea, Ciò, di riflesso, costringerà paesi mercantilisti come la Svezia, la Danimarca e la Svizzera a seguire la politica monetaria europea fin nell’oblio. Ma è stato proprio questo atteggiamento che negli ultimi 20 anni ha creato cicli economici sempre più violenti. Ora le famiglie, dopo l’ultima scorpacciata di debiti a buon mercato, hanno saturato la loro capacità di trasportare altri oneri finanziari e stanno ripagando quelli passati alla vecchia maniera: lavorando e usando parte del loro reddito. La maggior parte di loro non è affatto intenzionata ad accendere nuovi prestiti. Chi sta usando il credito a buon mercato alimentato dalle banche centrali sono fondamentalmente gli stati e le grandi società, oltre alle banche commerciali e gli hedge fund. E questo spiega soprattutto il paradosso tra l’IPC quasi in territorio negativo e i prezzi relativi, principalmente quelli riguardanti gli immobili che stanno toccando le stelle. Infatti se non ci concentriamo sull’aggregato dei prezzi e guardiamo ai singoli prezzi, scopriremo che oltre al settore immobiliare, anche il cibo, gli affitti, la scuola e i costo sanitari sono balzati in alto. Ma per i banchieri centrali, questi prezzi sono “superflui”. Ora, questi grandi player che hanno accesso al credito facile, si stanno improvvisando padroni di casa affittando gli immobili e cartolarizzandone gli affitti, che verranno trasformati in ABS e venduti al migliore offerente (che molto probabilmente sarà la stessa banca centrale). Il nuovo business nel mercato immobiliare è “buy to rent”. Ma perché le bolle immobiliari sono sempre le bolle che si sviluppano con una maggiore probabilità? Come accaduto con Fannie & Freddie negli USA, ad esempio, il settore immobiliare viene sostenuto artificialmente perché esso rappresenta l’asset di “rifugio” princiaple della classe media. C’è volontà, quindi, di sostenere la classe media? Non esattamente. C’è volontà che la classe media continui a pagare (es. mutui, affitti, tasse sulla proprietà, ecc.), per derubare il tessuto della società di tutta la ricchezza che produce fintanto che sarà possibile. Problema: il credito fiat mette in moto uno scambio di qualcosa per niente, e tale insostenibilità viene riflessa nel progressivo rallentamento del commercio globale. I nodi alla fine vengono al pettine e quando accade il conto da pagare è assai salato.

FRANCESCO SIMONCELLI

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