
Ue, Monti: “La crisi è in via di superamento” Legge stabilità, “disposti a qualche modifica”.
“Bene il vertice a Bruxelles”, ha affermato. E sulla ricapitalizzazione delle banche: “Si farà”. Il presidente del Consiglio è poi tornato a parlare dell’Italia e degli ultimi provvedimenti di Roma.
15:22 – “La crisi” dell’Eurozona “è in via di superamento”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio italiano, Mario Monti, illustrando in conferenza stampa a Bruxelles i risultati del vertice Ue. Il premier ha poi parlato della ricapitalizzazione diretta delle banche, che ha ribadito “ci sarà”. “Non appena sarà stabilito un meccanismo di vigilanza unico”, ha spiegato.
Alcuni avrebbero voluto “rafforzare i meccanismi di disciplina di bilancio, costruendo nuovi piani su una struttura già esistente, ma è meglio vedere come funzionano quelli già esistenti prima di pensare a nuovi soppalchi”, ha poi proseguito.
“Aumenta anche in Italia l’euroscetticismo”
L’aumento dei populismi euroscettici “riguarda anche l’Italia, anche se meno che in altri Paesi”: ha anche sottolineato Mario Monti. “Nel tempo in cui il nostro governo esiste ed è in contatto con il Parlamento, ha potuto constatare l’insofferenza per una Ue che viene vista come un po’ opprimente nel limitare spazi alle politiche interne”.
“In primavera organizzeremo un summit Ue a Roma”
L’euroscetticismo che passa attraverso “rigetto dell’integrazione, populismo, nazionalismo odio per il diverso, e si sta aggravando via via per la crisi ha effetti sociali e psicologici” ed è un fenomeno che preoccupa molto più di “qualunque soluzione tecnica alla crisi”. Per questo il premier Mario Monti ha rilanciato l’idea di un summit ad hoc da tenersi “in primavera” possibilmente “a Roma”.
“Nessuno vuole la Grecia fuori dall’Europa”
Nessuno intende escludere la Grecia dall’Eurozona o metterla in condizioni in cui si autoescluda. Lo ha chiarito il presidente del Consiglio leggendo una dichiarazione del presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker. “Non è la prima volta – ha sottolineato Monti – che si parla di Grecia ma in questa occasione il bilancio è positivo, il che è stato sottolineato”.
IL PREMIER PARLA ANCHE DELLA SITUAZIONE ITALIANA
Legge stabilità, “disposti a qualche modifica”
Non ci saranno manovre aggiuntive e sulla legge di stabilità il governo è disposto a qualche modifica, purché non si tocchino i saldi. Parola di Mario Monti, che precisa: “La legge di stabilità non è una manovra di finanza pubblica”. Mentre, a proposito delle critiche dei partiti di maggioranza all’impianto della normativa, il premier assicura: “Valuteremo le proposte al riguardo e siamo pronti a cambiare la legge in Parlamento”.
Anti-corruzione, “superate le resistenze dei partiti”
Sul provvedimento anti corruzione “sono state superate le resistenze dei partiti”. “Non mi risulta che governi, anche di colore opposto anche a quello ci ha preceduto, abbiano realizzato provvedimenti più esemplari di questo”, ha ribadito. Monti ha invitato a considerare anche la disposizione del decreto sui costi della politica nelle regioni “sulla trasparenza patrimoniale delle cariche pubbliche”, e ancora sul ddl ha aggiunto: “Ci sono cose e aspetti sui quali il governo avrebbe voluto andare più in là ulteriormente. Ma se questa cosa sarà confermata alla Camera così, lo considero un passo in avanti”.
“Dei proventi della Tobin Tax ancora non sappiamo cosa farne”
“Il governo italiano non ha ancora deliberato specifiche allocazioni ad usi particolari dei proventi della Tobin Tax. Credo che i futuri esecutivi italiani saranno sensibili ad orientamenti che prevarranno in sede comunitaria. Quello della cancelliera Merkel è un’interessante suggerimento”. Lo ha detto il premier Mario Monti a proposito della proposta della Merkel di utilizzare i proventi della Tobin Tax per creare un nuovo fondo di solidarietà.
Roma, 19-10-2012
Continua a crescere il Pd, al 25,9%; crolla il Pdl, che perde quasi un punto rispetto alla scorsa settimana attestandosi al 14,3%. Ma soprattutto, sfonda la soglia del 20% il Movimento 5 Stelle (21%). E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato da Swg in esclusiva per “Agora'”, su Rai Tre.
In difficolta’ l’Idv, che perde un punto e mezzo scendendo sotto la soglia del 5%, risultato forse attribuibile allo scandalo che ha coinvolto il capogruppo della regione Lazio Vincenzo Maruccio. Swg ha poi analizzato nel dettaglio le intenzioni di voto al Nord, Emilia Romagna compresa: il Pd si conferma primo partito, ma la distanza dal Movimento 5 Stelle si assottiglia (lo scarto è di circa tre punti percentuali).
Pdl e Lega inseguono quasi a braccetto, rispettivamente con il 12,4 e il 12,2%.
L’istituto ha anche monitorato la fiducia degli italiani in Monti, che risulta in calo di due punti (dal 39% di una settimana fa al 37% attuale) dopo la presentazione della legge
di stabilità.
Questo il quadro delle intenzioni di voto nazionali (tra parentesi lo scostamento percentuale rispetto alla rilevazione del 12 ottobre:
PD 25,9% (+0,7).
MOVIMENTO 5 STELLE 21,0% (+1,6).
PDL 14,3% (-0,8).
LEGA NORD 6,0% (+0,2).
SEL 6,0% (+0,3).
UDC 5,2% (-0,6).
IDV 4,3% (-1,5).
FLI 2,5% ( = ).
RIFONDAZIONE-COMUNISTI ITALIANI 2,5% ( = ).
LA DESTRA 2,1% (+0,1).
LISTA BONINO 1,0% (-0,2).
VERDI 0,7% (+0,3).
API 0,4% (-0,1).
ALTRI CENTRO DESTRA 4,7% (+0,9).
ALTRI CENTRO SINISTRA 1,4% (-0,1).
ALTRI 2,0% (-0,8).
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INDECISI, NON RISPONDONO 29,0% (+2,0).
ASTENUTI 18,0% (+2,0).
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”Ma accanto a questo – prosegue don Soddu – c’e’ anche qualche segnale di speranza, rappresentato dalle esperienze avviate in tutte le diocesi per cercare di rispondere ai crescenti bisogni e al moltiplicarsi delle richieste”.
Emergono dunque in modo chiaro alcune tendenze: aumentano soprattutto gli italiani, cresce la multi problematicita’ delle persone, con storie di vita complesse, di non facile risoluzione, che coinvolgono tutta la famiglia; la fragilita’ occupazionale e’ sempre piu’ evidente e diffusa; aumentano gli anziani e le persone in eta’ matura; si impoveriscono ulteriormente le famiglie immigrate.
Non dobbiamo sorprenderci che non si vedano ancora segnali di ripresa in Italia perché le misure che il governo ha adottato, tutte rivolte alla crescita, non danno effetti immediati.
Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti nel corso del suo intervento all’assemblea dell’Anci (l’associazione dei comuni italiani) a Bologna.
“Abbiamo dovuto evitare la catastrofe, non dobbiamo sorprenderci che non ci siano segnali di crescita, era inevitabile”, ha spiegato Monti. “Possiamo avere collettivamente la sensazione che non si sia ancora intervenuti, ma tutto quello che abbiamo fatto, contemporaneamente al tamponamento alla situazione finanziaria e all’estirpazione del cancro finanziario, va in quella direzione”.
Monti ha aggiunto che il lavoro del governo punta a “sgombrare l’Italia dal materiale che impedisce il funzionamento armonico del Paese, che sono le rendite e i privilegi”.
Nell’elencare le cose fatte, il premier ha parlato anche della legge contro la corruzione “per la quale siamo in dirittura d’arrivo” e la “lotta senza quartiere all’evasione fiscale”.
A proposito di corruzione ha aggiunto che nel suo incontro di poche settimane fa con l’emiro del Qatar, la corruzione gli è stata citata come unica causa del non avere fatto ulteriori investimenti nel nostro Paese.
Monti ha ricordato anche l'”iniezione di concorrenza che stiamo cercando di mettere in tutti i punti del sistema, che si tratti di separare produzione e erogazione di gas, di abolire le tariffe nei servizi professionali, di aprire alla concorrenza sistemi di grandi reti: tutto ciò serve a ridurre le ingiustizie e a creare possibilità crescita”.
“Mi spiace – ha aggiunto il premier – che la nostra azione in condizioni di emergenza abbia comportato un certo quantum di brutalità. Credo che i governi che seguiranno non potranno che esser migliori, avranno capito cosa i cittadini vogliono e cosa occorre al Paese”
SU PATTO STABILITA’ AL LAVORO IN TAVOLI UE
Per quanto riguarda il patto di stabilità, che gli enti locali virtuosi chiedono di poter sforare, il premier ha ricordato che l’esecutivo lavora “quotidianamente sui tavoli europei perché si aprano spazi che consentano di affermare la logica del riconoscimento, per chi ha fatto i compiti a casa, del suo essere virtuoso”.
I tempi però non saranno brevi, anche perché occorre costruire una fiducia reciproca tra i paesi, ma quello che è certo, secondo Monti, è che “se l’Italia avesse avuto la scivolata, che molti forse auspicavano, le proposte degli italiani sul patto di stabilità sarebbero state rinviate di molti anni”.
SU IMU ALLA STUDIO FONDO SPERIMENTALI
Per quanto riguarda l’Imu, che i sindaci vorrebbero trattenere tutta per i Comuni, il presidente del Consiglio ha detto che il governo si rende “conto che una criticità nel tributo riguarda la riserva alla Stato di una quota dell’imposta, che non è eliminabile a causa dei vincoli di finanza pubblica che le circostanze tuttora impongono”.
Ci sono però allo studio ipotesi per un intervento basato non solo sulla riduzione della riserva a favore dello Stato, “ma soprattutto su un fondo sperimentale di riequilibrio che nel federalismo fiscale rappresenta il perno sui cui si fonda sistema perequativo”.
DIFETTI DEI POLITICI SONO DELLA SOCIETA’ CIVILE
Parlando poi dei riferimenti alla casta dei politici, Monti non ha esitato “a dire che molti dei difetti che troviamo in una minoranza della società politica sono difetti simili a quelli che abbiamo noi cittadini della società civile”.
“Chiamare furbo l’evasore, essere molto comprensivi verso il nostro vicinato… da noi non ci sono meccanismi di esclusione verso chi si dimostra indegno, ma c’è la tendenza a coprirci”, ha detto il premier, ricordando che “la solidarietà viene vista con maggiore simpatia rispetto alla concorrenza e al merito”.
“Abbiamo troppa tendenza ad essere comprensivi gli uni con gli altri, la fantastica capacità di classificare tutto il male in capo alla società politica. Credo che dovremmo essere più ponderati e intransigenti”.
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CONCLUDENDO C’E’ DA DIRE CHE…
Mentre in Italia lo sport preferito delle banche è comprare i nostri titoli pubblici e di negare prestiti alle imprese, affossando così ogni speranza di sviluppo, in Francia si fa esattamente il contrario. Il ministro delle Finanze, Pierre Moscovici, ha annunciato la creazione di una Banca di investimenti pubblici per finanziare le piccole e medie imprese. Lo stesso presidente francese Hollande ne sarà presidente non esecutivo. Hollande in campagna elettorale aveva affermato che il mondo della finanza era il vero avversario da battere e che la finanza doveva essere messa al servizio dell’economia reale. La nuova banca potrà erogare 20 miliardi di euro alle imprese con la possibilità di altri 12 miliardi di crediti garantiti e 10 miliardi per investimenti in equity. Vive la France!