Il re dei brand per quanto riguarda le camicie per gli adepti dei miti e delle loro storie: la Ben Sherman, il modello di camicia classico resta veramente inarrivabile.
Alfred Benjamin Sugarman nacque nel 1925 a Brighton e, a 20 anni, decise di cercar fortuna prima in Canada e poi negli USA. Dopo svariati lavori e due matrimoni falliti l’incontro che gli cambiò la vita, quello con la sua futura terza moglie Ruth. Il padre di lei era un produttore di successo di linee di abbigliamento ed insegnò ad Alfred i segreti del mestiere. Ma la linea di abbigliamento del suocero era troppo conservativa ed antiquata per i gusti moderni di Alfred che, nel 1962, decise di ritornare a Brighton con moglie e figli. Nella città natale cambiò il suo nome in Ben Sherman. Fallito pure il suo terzo matrimonio (non ebbe gran fortuna in amore il caro Ben…) Ruth ed i figli ritornarono in America e Ben comprò una piccola fabbrica nella celebre città marittima inglese. Nel 1963 fondò il marchio Ben Sherman producendo camicie ispirate a quelle dei colleges americani. Il prodotto ebbe un’immediata incredibile fortuna grazie soprattutto al fatto che Brighton era la patria dei mods durante i weekends e che i ragazzi in parka si innamorarono del suo design. Da lì fu tutto in discesa: nel 1967 nuovi negozi tra cui quello storico in Carnaby Street a Londra, l’esplosione del culto skin che rese ancora più mitica la sua brand ed un business inarrestabile. Nel 1973 la partenza con la sua quarta moglie per l’Australia per lanciare anche agli Antipodi i suoi affari.
Le camicie: segni distintivi, colletto button-down, un bottone anche sul retro e piega sulla schiena; poi i colori, tanti, e le stampe, i quadretti, le righe, i pois. Non serve altro perché i Mods, all’epoca al picco di espansione, le eleggano a propria uniforme, perfetta icona della loro estetica. Ma la corsa non si ferma qui, perché la vera forza di Ben Sherman è nella capacità di essere immutabile eppure rivoluzionario, di parlare di volta in volta alle nuove generazioni, diventando espressione dei diversi movimenti. Meno di dieci anni dopo è il punk ad appropriarsene, e poi di nuovo i Mods, riesplosi alla fine degli anni Settanta con “Quadrophenia” degli Who. Finito? Nemmeno per sogno. Nei Novanta Paul Weller, i Blur e gli Oasis indossano Ben Sherman: è parte del loro Dna. Nel 2004 il marchio viene acquisito dalla Oxford Industries Inc.; nuovi testimonial spontanei, come gli Arctic Monkeys e i Fratelli’s, e prime collaborazioni con la moda più “alta”: una su tutte, quella con Junya Watanabe. Perché fermarsi proprio adesso?
Ben Sherman è morto a 62 anni nel 1987. Il suo nome è entrato nella leggenda…
Ringraziamo Lorenzo Pistolesi by LpName www.lpname.it il quale ha fornito le notizie relative al marchio e all’idea.