Aprile 24, 2024

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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IL NERVOSISMO DI DOLCE e GABBANA PUO’ ANCHE ESSERE COMPRESO L’INCOMPETENZA DEI POLITICI NO!

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DOLCE & GABBANA

L’episodio eclatante della lite  tra i famosi stilisti Dolce & Gabbana e il comune di Milano, può sembrare eccessiva nella forma e certamente lo è, ma vediamo perché   si è arrivati a tanto.  Non voglio discutere nemmeno la poco diplomatica affermazione dell’assessore F. D’Alfonso che ha dichiarato: “Niente spazi comunali a chi è stato condannato per evasione fiscale”,        i due stilisti che avevano chiesto due spazi storici a Milano per le sfilate di settembre , pagandoli profumatamente oltretutto.

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Vorrei solo fare una riflessione su un fatto: dietro ogni comportamento nevrotico c’è un disagio, vediamo qual’ è. Innanzi tutto un dato di fatto,  quanti politici italiani, delegati dai contribuenti a rappresentare i loro interessi e diritti, sanno veramente come fare impresa? Quanti hanno esperienza per esempio sulla composizione del prezzo di un prodotto industrializzato? Quanti sanno che produrre un articolo  particolare come la moda, in Italia, è divenuto quasi impossibile per i costi di produzione e tasse? Produrre moda è diventato un lusso e in Italia è rimasta solo una questione di rispetto del concetto del “Made In Italy”  che diventa anche la conseguente protezione dei posti di lavoro di una eccellenza specializzata che in molti casi viene usata solo per i prototipi, mentre la vera quantità, per una questione di costi industriali purtroppo, la si produce all’est o nel nord Africa, perdendo ricchezza e impiego qui da noi. Pochi politici hanno mai realizzato una analisi dei costi di produzione, non hanno mai diretto nemmeno un’ azienda, per conoscere quanto incidono i costi generali primi tra tutti quelli energetici, molto più cari  dei nostri concorrenti europei.

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La questione fiscale. Inutile girarci intorno, diciamolo chiaramente: l’evasione fiscale in Italia vale 333 miliardi, il 21% del pil. Con quel denaro «sottratto» alle casse dello Stato si potrebbero attuare tanti programmi: ridurre il debito pubblico, abbassare le tasse, aiutare le fasce più deboli, rilanciare l’economia.  I due terzi dell’evasione sono generati dal lavoro «nero» (soprattutto nell’agricoltura e nell’edilizia: non si denuncia l’assunzione del dipendente e non si pagano tasse e contributi previdenziali). Il restante 33% si può qualificare come «evasione vera e propria»: aziende e privati dichiarano di aver guadagnato meno di quanto in realtà hanno percepito o posseggono e pagano perciò meno imposte.

Adesso,  a  parte il malcostume dell’italiano medio, di un furbismo, quasi mitizzato nei film di Alberto Sordi.Schermata 07-2456493 alle 15.23.37

Qui la questione è molto diversa e articolata. Gli imprenditori italiani che hanno la forza e in certi casi il coraggio di restare ancora nel bel paese a produrre  e non scappare in Svizzera e Carinzia, come fanno in molti, si trovano spesso a eludere il fisco per un’incidenza eccessiva delle tasse, (le più alte in europa) e dei costi di produzione industriale, (i più alti in europa), sul prodotto finale.  Per far quadrare i conti e riuscire a restare a galla, sapendo già in origine di produrre le cose più costose di tutti..!

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è costretti a tagliare in autonomia ciò che di per sè è troppo oneroso.  Se si arrivasse a pagare meno ma pagare tutti in Italia, otterremo due vantaggi: casse dello stato più piene  e costi di produzione più bassi e competitivi. Inoltre se l’industria Italiana fosse assistita e incentivata veramente da costi energetici più bassi, oltre a meno burocrazia e piu’ credito, avrebbe maggiore motivazione e incentivazione all’investimento sul proprio lavoro. Infine  voglio sperare che prevalga il buon senso e si riesca a evitare che questi stilisti, come altri imprenditori002479103 del settore moda e made in italy,  che rappresentano il vanto della creatività del made in Italy, non debbano essere costretti a vendere a qualche finanziere francese come è avvenuto per Loro Piana, perché  ormai stufi di questa Italia che non esiste, oppure che vengano costretti a trasferirsi in altre nazioni, pagando  tasse e distribuendo reddito e posti di lavoro altrove

Alessandro Sicuro

 

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