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FIRENZE SI SVUOTA DEI NEGOZI STORICI E SI RIEMPIE DI “AMBULANTI ABUSIVI”…

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CRISI, FUGA DAL CENTRO DEI NEGOZI STORICI, ALCUNI CHIUDONO  ALTRI CAMBIANO SEDE

Firenze,  via Cavour: chiude l’argenteria Cavurotto. Brandelli del suo prestigioso passato restano impressi nella presentazione, consegnata al sito, esercizistorici.it, voluto dall’amministrazione comunale, che raggruppa i commercianti più rappresentativi di Firenze. «Fondato nel 1919, il negozio ha sempre trattato oggetti artigianali di argenteria e gioielleria di stile tradizionale fiorentino.

A pochi metri di distanza, ovvero in via Martelli, nella boutique Raspini. La gente (visti i saldi per fine attività), si è addirittura messa in fila, davanti al negozio, per accaparrarsi un capo firmato scontato fino all’ottanta per cento, prima della chiusura. Segue la recentissima chiusura della Boutique Raspini via Roma. (apprendo durante la composizione di questo articolo che Raspini via martelli rimarrà aperto, dopo il rinnovo locali). L’asse via Cavour-via Martelli, quella lunga arteria che collega San Marco al Duomo, sembra aver risentito più degli altri, almeno a giudicare dalla moria registrata negli ultimi mesi, del particolare momento storico che stiamo attraversando.

Alla crisi generale, all’aumento dei contratti d’affitto, qui s’aggiunge anche la rivoluzione del traffico portata dalla pedonalizzazione di piazza Duomo. Via Martelli ripavimentata è un gioiello per lo struscio, ma evidentemente per il commercio era meglio quando da qui sfrecciavano i motorini e tremavano i vetri al passaggio degli autobus. Se lo ricordano bene i clienti della defunta libreria Martelli, strategicamente posizionata proprio di fronte alla fermata dell’Ataf. Quando il tram ha smesso di passar di lì, è cominciato il declino. C’è chi dice che non sia stato un caso. Per non parlare poi della Libreria Edison, chiusa anch’essa in questo anno.

INVASIONE DEGLI AMBULANTI NON AUTORIZZATI

Ambulanti in centro, “Perchè non viene fronteggiato e disciplinato il problema?”
“A che punto è la regolamentazione dell’abusivismo commerciale: è impensabile che abusivi circolino liberamente per le strade del centro, sbeffeggiando i commercianti e le autorità come si puo’ leggere dalle agenzie riportate qui sotto”.  Si tratta di “concorrenza sleale ed evasione fiscale, oltre alla vendita di merci contraffatte con griffe famose.“ Ed infine ne subisce il decoro cittadino per la  deturpazione delle vie storiche e per l’immagine che offriamo ai turisti, nostra maggiore fonte di reddito.

REGOLAMENTAZIONE AMBULANTI ABUSIVI:

Ipotesi di regolamentazione ambulanti non autorizzati:

Esempio: “Creare un  bando con  numero determinato di luoghi dove mettersi a vendere, affisso all’albo pretorio. Le domande dei cittadini extracomunitari ammessi a partecipare saranno esclusivamente di persone con determinati requisiti (primo fra tutti la regolarità con il permesso di soggiorno e il possesso dell’autorizzazione per il commercio su aree pubbliche”)…

Un esempio di “regolarizzazione” degli ambulanti.

Permesso concesso  in cambio di promessa a non vendere il contraffatto

☑ FORTE DEI MARMI. Merce legale, tessuti pregiati, monili d’artigianato, sciarpe di kashmir. Il tutto pagato con carta con banda magnetica e chip. Non siamo in negozi extra-lusso delle migliori vie del centro, ma sulla spiaggia vip di Forte dei Marmi dove Shadid, 33enne ambulante pachistano, come racconta sulle pagine del Corriere della Sera, ha inventato un nuovo metodo di pagamento per i suoi prodotti di pregio che vende sotto tende e ombrelloni dell’arenile più chic della Versilia.

“Quando il cliente non ha contanti – spiega Shadid – io gli do la merce e il codice. Mi fido di loro e non sono stato mai tradito.

Shahid non vende merce contraffatta e ai clienti dà un codice elettronico per i pagamenti. Un esempio di forte cambiamento in una spiaggia come quella fortemarmina, molto spesso passata agli onori della cronaca per la vendita di griffe contraffatta e per le ordinanze “anti vu cumprà” del sindaco Umberto Buratti .

EPISODI VIOLENTI AVVENUTI A FIRENZE:

Il fenomeno deve essere regolato anche per questi motivi. L’inevitabile attrito che avviene tra i commercianti che pagano regolarmente gli oneri fiscali, e gli abusivi che spesso occupano i loro spazi o ne distraggono la clientela.

☑Firenze, 14 agosto 2009 – Durante un blitz contro la vendita di merce contraffatta effettuato la scorsa notte nella zona di Borgo San Lorenzo, a Firenze, un senegalese ha cercato di sfuggire ai controlli ma, raggiunto, ha colpito un vigile con un pugno ad un occhio. Nel frattempo altri connazionali dell’uomo sono arrivati per aiutarlo. Gli agenti, usando lo spray al peperoncino, sono riusciti ad allontanare gli aggressori e ad arrestare l’extracomunitario.

☑Firenze, 12 luglio 2010 – Viene allontanato dal ristorante, ma lui reagisce con un pugno, poi torna con in mano una tavola di legno. Il ristoratore, un pakistano, se l’è cavata con pochi giorni di prognosi: in suo soccorso sono arrivati prima il fratello poi la polizia.

☑Firenze13 dicembre 2011 – Una vera e propria caccia al senegalese, cominciata in mattinata al mercato di piazza Dalmazia (alla periferia nord di Firenze) e terminata nel pomeriggio al mercato di San Lorenzo in pieno centro cittadino. E Firenze piomba nel terrore: in mattinata un uomo di 50 anni, Gianluca Casseri, militante di estrema destra, ha aperto il fuoco al mercato di piazza Dalmazia, su un gruppo di ambulanti senegalesi: due morti e un ferito gravissimo. Poi è andato al mercato di San Lorenzo, nel centro della città, ha ferito due ambulanti, e quando si è accorto di essere accerchiato dalla polizia, si è ucciso sparandosi con una 357 Magnum nel garage del parcheggio.

☑FIRENZE, 27 maggio 2012 –  La polveriera San Lorenzo minaccia di esplodere. Ieri, un altro pomeriggio di altissima tensione al mercato, culminato in una rappresaglia messa in atto da una quindicina di vu cumprà senegalesi contro i cartelli anti abusivismo esposti in Canto de’ Nelli. Avvisi, firmati dalle associazioni di categoria con tanto di stemma di Palazzo Vecchio, e arricchiti con le foto di merce contraffatta (borse, portafogli, orologi) e di venditori abusivi all’opera. Una «protesta silenziosa», la definiscono i commercianti del mercato, ma che non va proprio giù agli abusivi, che dicono di riconoscersi in quelle immagini, nonostante i volti dei venditori oscurati. 

☑Firenze, 23 luglio 2013 – “Che c…o vuoi? Nessuno può dirmi dove posso o non posso stare…”. Nemmeno la frase rabbiosa ha placato il giovane senegalese che, a ruota, tanto per chiarire il concetto, ha rifilato uno spintone alla malcapitata interlocutrice che gli aveva solo chiesto di spostarsi per sistemare come tutti gli altri giorni una pianta sulla porta del proprio negozio. Pare incredibile, specialmente a chi non viva la quotidianità di San Lorenzo e dintorni, ma episodi come questo, che è avvenuto domenica pomeriggio in via dell’Ariento e ha richiesto l’intervento dei carabinieri, non sono più l’eccezione. A dirlo sono i commercianti, ambulanti e non, che parlano di “tensione che cresce ogni giorno di più” e invocano interventi delle istituzioni.

“Un’ultima doverosa precisazione: questo articolo non ha l’intenzione di incitare i cittadini alla discriminazione razziale, vuole solo raccontare lo stato dell’arte della città proponendo delle soluzioni logisticamente più fluide per il commercio e la vita tra i cittadini nativi e i nuovi arrivati “.

Alessandro Sicuro

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