
Wall Street affonda.
Ma Twitter esordio boom…
Seduta col segno meno anche per il petrolio: i future con consegna a dicembre hanno lasciato sul terreno 60 centesimi, a 94,20 dollari il barile. Nel frattempo, i titoli di Stato americani continuano positivi con rendimenti in calo al 2,6% per il benchmark decennale e al 3,72% per il bond con scadenza trentennale. Sui mercati valutari, l’euro cala a 1,3438 dollari mentre il biglietto verde scende a 97,83 yen.
Esordio col botto per Twitter, che archivia la seduta in rialzo del 72% poco sotto a 44,90. Il sito di microblogging ha iniziato oggi le contrattazioni sul New York Stock Exchange con un +73% a 45,10 dollari contro il prezzo di collocamento da 26 dollari fissato ieri. Il valore del gruppo di San Francisco viaggia intorno ai 30 miliardi di dollari. Sulla scia dell’entusiamo degli investitori, l’uccellino simbolo di Twitter si era portato in area 50 dollari superando il valore delle azioni singole di Facebook (che scambia intorno a 47,87 dollari, in calo del 2,5%). Le azioni Twitter, scambiate con il simbolo “TWTR”, non hanno iniziato ad essere scambiate alle 9.30 ora locale, le 16.30 in Italia, come tutti gli altri titoli del New York Stock Exchange ma alle 10.50 circa, le 16.50 italiane.
Già sono arrivate le prime bocciature degli analisti. Quelli di Pivotal Research Group sono i primi a emettere un giudizio “sell”, vendere, su Twitter dal precedente “buy”, comprare. Gli esperti si aspettano una forte volatilita’ sul titolo il cui valore – dicono – potrebbe arrivare fino a 60 dollari ma anche scendere a 15 dollari. Il loro prezzo obiettivo e’ fissato a 30 dollari. Un analista di Morningstar ha definito le azioni di Twitter “overvalued”, sopravvalutate. Dal canto suo Saxo Bank ha ha definito “ridicola” la natura dei mercati dei capitali. La banca individua “enormi rischi al ribasso per gli investitori se Twitter non sapra’ centrare le aspettative a ogni singola trimestrale” che verra’ pubblicata.
Ad alimentare l’entusiasmo degli investitori anche la pubblicazione del dato preliminare del Pildel terzo trimestre, che con un +2,8% è cresciuto più delle attese. Le richieste settimanali disussidi di disoccupazione sono calate di 9.000 unità a 336.000, leggermente sotto le stime.
A livello societario, oltre a Twitter si guarda anche ad altri social netowork come Facebook (+1,14%) e LinkedIn (+0,13%), ieri in calo. La catena di abbigliamento JC Penney (+6,23%) avanza dopo avere registrato per la prima volta in quasi due anni vendite in crescita nei negozi aperti almeno un anno (+0,9% a ottobre). Le vendite e-commerce sono balzate il mese scorso del 37,6%.
La matricola fa +80% a 45,10$ in avvio. Il microblogging ha mantenuto un profilo basso per evitare scottature dell’Ipo del rivale Facebook.
La catena di fast food Wendy’s perde terreno (-8,16%) nonostante una perdita trimestrale in calo e la conferma delle guidance per l’intero anno. Il produttore di microchip Qualcomm ha registrato utili trimestrali in rialzo del 18% ma il titolo soffre (-3,96%) a causa di prospettive deludenti per il trimestre in corso. La catena di supermercati di alta gamma Whole Foods Market scivola (-9,24%) all’indomani dei conti che hanno messo in evidenza vendite record. I dati non hanno centrato le previsioni degli analisti e il gruppo ha tagliato l’outlook per l’anno fiscale.
Sul valutario, l’euro scivola bucando quota $1,34; dollaro/yen +0,01% a JPY 98,66. Euro/yen in rosso sotto quota 133.
Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio +0,28% a $95,07 il prezzo dell’oro -0,24% a quota $1.314,70 l’oncia.