VEDERE L’INFINITAMENTE PICCOLO
L’americano Eric Betzig (54 anni), si è laureato nel 1988 nella Cornell University di Ithaca e insegna nello Howard Hughes Medical Institute.
Il tedesco Stefan W. Hell (52 anni), di origini rumene, si è laureato nel 1990 in Germania, nell’università di Heidelberg, attualmente dirige l’Istituto Max Planck di Chimica e lavora nel Centro per la ricerca sul cancro di Heidelberg.
L’americano William E. Moerner (61 anni) si è laureato nella Cornell University di Ithaca e insegna Fisica applicata nell’università di Stanford.
Riuscire a vedere dettagli come questi con un microscopio ottico non era affatto banale e nessuno lo avrebbe immaginato quando, nel 1878, venne fissato una sorta di ”limite invalicabile” nelle dimensioni di 0,2 milionesimi di metro (micrometri). Questo limite è stato superato grazie alle ricerche condotte dai due americani e dal tedesco seguendo due strade diverse. A gettare le basi della rivoluzione sono state le ricerche condotte nel 2000 da Hell, con il metodo Sted (Stimulated Emission Deplerion), con il quale un fascio laser è puntato sulla molecola fluorescente, mentre l’altro annulla la fluorescenza tranne che nell’area da analizzare, delle dimensioni di miliardesimi di metro (nanometro).
In questo modo è stato possibile ottenere una scansione dell’immagine nanometro per nanometro, superando per la prima volta il limite stabilito nel 1878. Il passo in avanti ulteriore c’è stato nel 2006 quando, lavorando in modo indipendente, Betzig e Moerner hanno inventato la microscopia di molecole singole. Questa tecnica rende fluorescente ‘a comando’ la molecola che si vuole osservare.
Alessandro Sicuro