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MILANO RENDE OMAGGIO A LEONARDO A PALAZZO REALE

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LEONARDO A MILANO

La mostra di Leonardo a Palazzo Reale rende omaggio a uno dei massimi protagonisti del Rinascimento, e lo fa riportando molte delle sue opere nel luogo in cui ha vissuto e lavorato per più di vent’anni: è alla corte di Ludovico il Moro, infatti, che il genio toscano ha prodotto la maggior parte dei suoi straordinari contributi alla storia dell’arte, una produzione che aveva il suo epicentro proprio a Palazzo Reale, all’epoca la “corte vecchia” in cui Leonardo aveva la sua bottega. 

Le opere

A essere riuniti saranno capolavori celebri in tutto il mondo – come il San Gerolamo (dai Musei Vaticani), il Ritratto di Musico (dalla Pinacoteca Ambrosiana), la Scapigliata (dalla Galleria Nazionale di Parma) e la Madonna Dreyfuss (dalla National Gallery di Washington) solo per citarne alcuni – ma non solo: la mostra presenterà al grande pubblico anche importanti opere di confronto, tra cui spiccano i nomi di Sandro Botticelli, Donato Bramante, Antonello da Messina, Filippo Lippi, Jan Van Eyck e Verrocchio. Un allestimento davvero fuori dal comune, messo insieme per sottolineare l’importanza di Leonardo nella storia dell’arte e nel quale troverà spazio anche una videoriproduzione a grandezza naturale del Cenacolo, che permetterà di approfondire ogni dettaglio di una delle opere più celebri ma più fragili del maestro toscano.

Non solo pittura

Ad arricchire la mostra alcune delle macchine progettate da Leonardo (dal Museo della Scienza e Tecnologia di Milano) e oltre 100 disegni autografi del maestro toscano, anche questi riuniti in via del tutto eccezionale per questo evento (almeno 30 dal codice Atlantico, gli altri provenienti dalla Biblioteca Reale di Torino, dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, dal British Museum, dal Metropolitan Museum di New York, dalla Royal Library di Windsor, dalla Morgan Library di New York, dalla Fondazione Custodia di Parigi).

Sulle tracce del genio

Dodici tappe: tante sono le sezioni tematiche previste dalla mostra, curata da Maria Teresa Fiorio e Pietro Maran. Dall’importanza del disegno fino alla nascita di un vero e proprio mito, un allestimento pensato per ricreare il multiforme sguardo con il quale Leonardo guardava al mondo, un percorso che intreccia la sua avventura umana e artistica presentandolo come un uomo del suo tempo, immerso in un contesto fatto di rimandi e relazioni di cui lui stesso, con la sua arte ma non solo, è stato un interprete d’eccezione.

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