Nel 2020 saremo ben 5 miliardi i connessi ad Internet. La modalità? Che sia smartphone, tablet o computer, quel che importa è che saremo collegati alla rete in tutto il mondo. Anche l’Italia sarà in prima linea in questo traguardo mondiale, sebbene il posto da essa occupata sarà “solo” il 26esimo, in Europa.
Questo è quanto emerge dai dati segnalati nel corso del convegno Internet Industry, svoltosi di recente a Roma. Uno scenario che registra una connettività in crescita crescente e acquisita preferibilmente dal dispositivo mobile anziché computer.
Basti pensare ad un dato pressoché agghiacciante: sono bel 150 le volte al giorno in cui ognuno di noi di media consulta il proprio smartphone. Se traduciamo questa realtà per il numero di quanti posseggono un cellulare che si connetta alla rete e quanti ipoteticamente potremo essere nel 2020, il gioco è fatto.
Internet nel 2020
“Una rivoluzione culturale è la condizione indispensabile per affrontare il futuro“, dichiara Fabio Vaccarono,
Siamo 2,8 miliardi gli cybernauti di oggi. Basta guardarci attorno per valutare bene e fare un censimento piuttosto veritiero di quanti dispositivi possediamo. Nel giro di soli 5 anni, il raddoppio è piuttosto scontato. Non solo in termini di persone che saranno collegate ad Internet, ma anche di device utilizzati. Se oggi sulla scrivania ci accompagnano 2 o 3 smartphone, tra qualche anno potrebbero essere anche 5.
In Italia? “La riconversione culturale è necessaria che consideriamo che il 40% degli imprenditori italiani è convinto di non aver bisogno di Internet“, prosegue Vaccarono. E se questa è una cruda realtà per il panorama nostrano, rappresenta sicuramente per Google. “Crescere in digitale”, infatti, è il progetto avviato in collaborazione con ministero del Lavoro e Unioncamere. Il suo scopo è quello di diffondere le competenze digitali tra le nuove generazioni. Certamente più avvezze all’uso di uno smartphone, ma limitatamente ai social network.
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