PITTI FILATI
Come sottolinea lo stilista Angelo Figus, che insieme a Nicola
Accanto agli articoli “tradizionali”, si fanno avanti nuove opportunità di sperimentazione, all’insegna di mischie futuribili di cui possono far parte la plastica, il legno, persino gli scarti alimentari e la porcellana, per dare vita a prodotti innovativi e, al tempo stesso, lavorare in un’ottica di riciclo e rispetto per l’ambiente.
Ma anche KnitClub, un hub che, in un’ottica di integrazione della filiera, porta alla ribalta i maglifici di qualità. Da non perdere infine Moda Futuribile, progetto a cura di Dyloan Studio che esplora la “Re-conception”, ri-concezione della materia, interpretata da tre designer: Quoï Alexander, finalista 2015 del concorso International Talent Support; Jessica Leclere, interprete di una maglia “visionaria”, come nella collezione “echO”, ispirata alla diffusione del suono; e Richard Quinn che, forte di esperienze in Dior e Richard James Bespoke of Savile Row, dà vita a una “cracked couture” tutta da scoprire.
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