Site icon ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

I ristoranti tipici di Firenze

schermata-2016-12-01-alle-11-47-10

Ci sono due cose intoccabili a Firenze: la fiorentina e la Fiorentina
. La bistecca e la squadra di calcio. Una sacralità inviolabile. E discussa. Qui però il calcio non c’entra, qui si parla di “ciccia”, di un piatto che galleggia nell’immaginario della città. E, come per la Fiorentina, anche sulla fiorentina, Firenze è attraversata da un popolo di esperti. Ognuno con un suo segreto per la cottura, sul legno da usare per la brace, sul tipo di carne da utilizzare.




Già, perché sono tanti i ristoranti che hanno abbandonato la Chianina per altre razze. La globalizzazione della tipicità. Quello che conta, in fondo, è che sia semplicemente buona. Ma dove si mangia la miglior bistecca di Firenze? Una domanda, cento (possibili) risposte. E allora noi vi proponiamo la nostra personalissima selezione, dieci indirizzi che secondo noi vale la pena visitare.


A due passi dai lungarni c’è la Trattoria 13 gobbi (via del Porcellana 9R, tel. 055-284015). Locale della tradizione, molto frequentato anche dai giocatori della Fiorentina (quella con la F maiuscola) e non solo ma anche della nazionale quando si trova a Coverciano. Menu toscano e la bistecca anche qui è servita al sangue e a prezzi corretti. Un servizio eccellente, la Simpatia di Lucio, “un grande manager”  e le poesie di Enrico, il titolare.
Consiglio la Ribollita con l’olio nuovo di Reggello. I maccheroni nella zuppiera di vetro con pomodoro e formaggio fuso, “una vera delizia”. Il Peposo dell’Impruneta. La tagliata con patate arrosto o funghi e molto altro ancora. In fine sua maestà la bistecca alla fiorentina. Per i dolci, provate i loro cheesecake che sono eccellenti veramente.


Nelle cantine di palazzo Antinori, si trova invece la Buca Lapi (via del Trebbio 1, tel. 055-213768), dove ha mosso i suoi primi passi un giovane Giorgio Pinchiorri. E’ uno dei locali storici della città. Sale a volta tappezzate di quadri, arredamento all’apparenza spartano, ma che si porta dietro l’eleganza della tradizione, è uno dei ristoranti dove utilizzano ancora la Chianina, però i prezzi non sono esattamente economici. Il locale, comunque, è sempre pieno e la prenotazione è indispensabile.


Poco più in là si arriva al Latini (via dei Palchetti 6R, tel. 055-210916), oltre mezzo secolo di bistecche portate in tavola, uno dei must della città, sempre pieno zeppo di turisti. Prosciutti appesi al soffitto e tavoli conviviali per smaltire il flusso di clienti. Il menu è recitato a voce, e oltre alla bistecca si può fare una deviazione su ribollita o gran pezzo.


Il tour nel centro della città continua con Cammillo (Borgo San Jacopo 57R, tel. 055-212427), altro nome che resiste alle mode e al passare degli anni. Dentro è come se il tempo si fosse fermato, tutto qui profuma di storia. Un menu oceanico, scritto a macchina, tutto l’immaginabile della cucina toscana. E anche qualcosa in più. E una bistecca che si lascia mangiare volentieri. Molto interessante anche la carta dei vini.


Lo stesso fa l’osteria Cipolla Rossa (via dei Conti 53R, tel. 055-214210), che è sempre nella stessa zona. Locale divertente, grande attenzione ai prodotti e una bella carta dei vini, tanta ricerca. Ambiente giovane e dinamico, è frequentatissimo dai turisti.


Cambiamo zona, e andiamo nel quartiere di San Frediano, quello delle “ragazze” di Vasco Pratolini. I’ Brindellone (piazza Piattellina 10, tel. 055-217879) è un altro di quei locali dove vanno soprattutto i fiorentini, quasi una trattoria di quartiere. Il che di per se è già una garanzia. Bistecca cotta al punto giusto e morbidissima, oltre ad un ottimo rapporto qualità-prezzo.


Infine, il Perseus (viale Don Minzoni 10R, tel. 055-588226), a lungo considerato il miglior indirizzo della città per la carne. Qui si parla soprattutto fiorentino. Il ristorante è fuori dalle rotte di cinesi e americani in cerca del Tuscan style, l’arredamento è classico, come la sua cucina, che da sempre porta in tavola un’ottima bistecca. Se non volete mangiare la bistecca potete provare il filetto al pepe verde.


Alessandro Sicuro

                      

 

 

                      

Exit mobile version