Parlano lingue diverse, eppure comunicano utilizzando lo stesso linguaggio. Gli stessi simboli. Sul pianeta della street culture, un cappellino New Era e il calzino brandizzato, il modello di cuffie e le immancabili sneakers dicono molto di più di un qualunque documento di identità. «Lo streetwear non è una conseguenza. Piuttosto, una porta d’ingresso per accedere a questo mondo», dice Jennifer Caodaglio, 30enne insegnante di streetdance che a Torino si è inventata «Maze», il primo festival indipendente dedicato alla moda e alla cultura “street”, che prenderà il via venerdì 8 settembre negli spazi dell’ex Borsa Valori in piazzale Valdo Fusi.
Una manifestazione che parte proprio da abiti e accessori per raccontare quello che sta dietro i «moves» di breakdance o i «trick» con lo skateboard. Mostre e sfilate sono in programma fino a lunedì negli spazi dell’ex Borsa Valori, dove giovani talenti come il collettivo israeliano Holyland Civilians si affiancheranno a grandi marchi tra cui Fila, Fred Perry, Kappa, Bad Deal, Dreamyourself e Spotlight.
«Si parla spesso di quanto l’arte e la musica abbiano influenzato la moda – spiega Roberto Piana di Studio2fashion, che organizza l’evento -. Ma in questo caso assistiamo a un ribaltamento di prospettiva, ora è la moda a generare un intero universo culturale». Insomma: dalla strada alle passerelle, andata e ritorno.
«Maze» non sarà però un doppione del famoso «Bright Tradeshow» di Berlino, assicurano gli ideatori. A fare la differenza è tutto quello che, nella manifestazione torinese, farà da cornice all’evento fieristico. Oltre all’area espositiva, ci sarà infatti una ricca parte «off», un festival in piazzale Valdo Fusi con esibizioni e attività aperte al pubblico: contest di skateboard, battle di breakdance, tornei di streetbasket. E poi workshop, conferenze, live painting e performance. «Per l’occasione sarà anche montata una nuova rampa per gli skaters», annuncia Caodaglio. E in questa edizione zero non mancheranno alcuni ospiti di spicco come il b-boy del Bronx Crazy Legs, il fotografo Franco Pagetti, il cantautorapper Dutch Nazari e la dj Leva57.
Un programma ricco di appuntamenti, che invaderà anche altri spazi come il Jazz Club e il Rham di via Pomba, per permettere a chiunque di entrare nel labirinto (Maze, appunto) della streetculture. E per riscoprire le origini di quei simboli nati sulla strada.
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