Aprile 23, 2024

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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La Milano Fashion Week 2018 sarà leader mondiale perchè unica. Se vuoi emergere devi esserci…!

 UNA MFW 2018 IRRIPETIBILE

COLPO DI FORTUNA, COMBINAZIONI ASTRALI, CHIAMALE COME VUOI MA ALLA  MFW DEVI ESSERCI PERCHE’ SARA’ L’UNICA KERMESSE IN TUTTO IL MONDO A DIFFONDERE IL VERBO DELLA MODA

Nei giorni in cui New York annuncia di cancellare, di fatto, le fashion week maschili, che saranno accorpate a quelle femminili, la Camera della moda italiana, che organizza le quattro settimane di Milano, due per la donna e due per l’uomo, non arretra di un millimetro. Anzi, rilancia.

«Ottanta eventi in tre giorni, ottocento showroom aperti per circa 3mila collezioni di abbigliamento e accessori per l’autunno-inverno 2018-2019, un ponte ideale con Pitti Uomo e il passaggio di testimone da Firenze a Milano. Saremmo matti a pensare di archiviare una settimana così», spiega Carlo Capasa, presidente della Camera della moda, presentando la prossima edizione, che si terrà da venerdì 12 a lunedì 15 gennaio. «Certo, negli ultimi due anni il sistema moda è cambiato a ritmi quasi forsennati: una spinta forte l’ha data internet, intesa come e-commerce e social network. Ma c’è molto altro», prosegue Capasa, che della digitalizzazione ha fatto una delle priorità della sua presidenza, insieme alla sostenibilità sociale e ambientale e al sostegno ai giovani. «Penso ai cambiamenti nel retail; al crescente ruolo dei Millennials, consumatori del presente e del futuro; alla necessità, per un brand, di essere credibile, trasparente e rispettoso del suo passato senza restarne prigioniero».
Una gran fatica, ripensare una settimana della moda uomo di fronte a uno scenario così complesso. E una bellissima sfida: «Solo l’Italia può offrire tanto, sia nell’uomo sia nella donna. L’unica competizione possibile è con Parigi. New York e Londra sono eventi diversi: completano il panorama delle fashion week mondiali. Non potranno mai competere con Milano però, men che meno per il business».
Tornando al calendario, Capasa osserva come «le parole possano diventare delle gabbie». Da sempre infatti le settimane della moda si presentano soprattutto come un elenco serratissimo di sfilate, distanziate di mezz’ora, massimo un’ora. Le presentazioni in showroom, più lunghe e flessibili negli orari, e gli eventi, diurni o notturni, comprese iniziative culturali, mostre o incontri a tema, sono sempre state viste come “ancelle” delle sfilate.
«Nell’uomo ancora più che nella donna i brand sentono di dover trovare modi nuovi di raccontare la loro storia e le collezioni stesse – spiega Capasa –. Una strada può essere lo show co-ed, scelta fatta ad esempio da Gucci e Bottega Veneta, che durante Milano moda donna di febbraio porteranno in passerella le collezione femminili e maschili insieme. Ma la proverbiale creatività italiana sta portando a tante altre soluzioni, quasi artistiche direi».
Non è necessariamente per risparmiare, come ipotizzato quando le azienda hanno iniziato a unificare le sfilate, che si sceglie un’alternativa al “classico” show di circa 15 minuti. «In gennaio vedremo eventi spettacolari, in cui matericità dei tessuti e suggestioni creative che vengono dal Dna di un marchio vengono trasmesse anche grazie alla tecnologi – conclude Capasa –. Dobbiamo, ancora e sempre, avere più fiducia nel sistema moda italiano. Restiamo all’avanguardia in tutto, ora persino nella sostenibilità. Bando a esterofilia e inutili paure. Sperimentiamo, facciamo spazio ai giovani e rispettiamo sempre il passato e non perderemo mai la leadership nel pret-à-porter femminile e maschile».

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