LA MILANO FASHION WEEK UOMO?
INIZIA DA FIRENZE
Lo stravolgimento del concept uomo, quindi delle distinzioni nette di genere, è del resto confermato dalla centralità di sfilate dedicate alle spring collection femminili, tra cui quelle di Alberta Ferretti in apertura di manifestazione (il marchio ammiraglio di Aeffe presenterà, con un doppio show, anche la collezione Alberta Ferretti Limited), del brand finlandese Aalto e di Stella McCartney, che il 18 giugno presenterà la spring donna 2019 e porterà in passerella, per la prima volta a Milano, la P/E 2019 maschile. Diversi i brand che invece opteranno per una sfilata co-ed, nella convinzione che anticipare la presentazione delle proposte donna nei giorni dedicati al menswear favorisca le vendite. Tra questi ci sono Daks, Dsquared2, Frankie Morello, Palm Angels e Sunnei. Riflettori puntati, inoltre, sulla seconda capsule di Diesel Red Tag che, dopo il debutto di Shayne Oliver a Parigi, sarà presentata in anteprima nel capoluogo lombardo. Assente nel calendario maschile Emporio Armani che opterà per un evento co-ed il prossimo settembre.
“Per Milano – ha spiegato Cristina Tajani, assessore alle politiche per il lavoro, attività produttive, moda e design del Comune di Milano – i giorni della moda maschile restano fondamentali. Allo stesso modo è importante la sinergia con Firenze e con Pitti Uomo. L’impegno del Comune resta immutato”.
La prossima tornata di sfilate potrà beneficiare di una nuova location, l’area di via Savona 56, mentre per “selezionare nuovi talenti del made in Italy e aiutarli a trasformare il loro talento in un global brand” è stato fondato l’ente privo di finalità lucrative Cnmi Fashion Trust.
Sullo sfondo della presentazione della settimana della moda maschile, l’andamento del settore: “La dinamica del fatturato del semestre in corso – si legge nei fashion economic trends di Cnmi – resta positiva anche se subisce un rallentamento rispetto agli ultimi mesi del 2017. La previsione dell’andamento del fatturato nel primo semestre è di +1,5% per la moda in senso stretto e di +2% per i settori collegati”.