All’appuntamento negli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico si sono presentate tutte le principali associazioni confindustriali legate al macro settore della moda e dell’accessorio, tra cui Confindustria Moda, Assocalzaturifici, Sistema Moda Italia, Cnmi – Camera Nazionale della Moda Italiana, Pitti Immagine e Altaroma.
Sul fronte delle istituzioni, oltre al sottosegretario del Mise con delega all’internazionalizzazione, Michele Geraci, e al ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, è stato coinvolto anche il numero uno del Ministero dei Beni e Attività Culturali Alberto Bonisoli.
Soddisfatto di questo primo round Carlo Capasa: «Si è trattato di un incontro positivo. Ci è stato detto che il governo considera la moda un comparto strategico e che continuerà a premiare le industrie che fanno bene e funzionano» ha dichiarato a Il Sole 24 Ore il presidente di Cnmi, di ritorno dal primo Tavolo della moda.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda e di Pitti Immagine – rappresentato anche per l’occasione da Raffaello Napoleone – che, terminata la riunione la dicastero di via Vittorio Veneto, ha parlato di una «collaborazione positiva con i ministri dell’Economia e della Cultura» e ha precisato: «Siamo lieti di poter dare continuità al percorso già avviato negli scorsi anni con le istituzioni e di concorrere insieme al raggiungimento degli obiettivi di crescita del sistema moda».
Gli incontri del Tavolo della moda dovrebbero tornare a essere appuntamenti a cadenza mensile. Tra le questioni aperte c’è quella legata ai fondi destinati al Piano straordinario per il made in Italy, inaugurato sotto Carlo Calenda, che secondo le prime indicazioni dovrebbe proseguire, anche se non è ancora chiaro quale sarà l’entità dei finanziamenti.