IL PIANETA DEGLI DEI
UNO DEI LIBRI DI MAGGIOR SUCCESSO DI QUESTO PROLIFICO AUTORE. IL PROFESSOR SITCHIN ESPERTO DI CIVILTA’ SUMERA UNO DEI POCHI AL MONDO CAPACI DI TRADURRE LA LINGUA CUNEIFORME DELLE TAVOLE DI ARGILLA.
Non è un ciarlatano. Ogni sua piccola rivelazione non è campata in aria ma suffragata da numerose prove scientifiche o archeologiche. Nelle sue opere tende sostanzialmente a reinterpretare i messaggi presenti in numerosi scritti del passato (Bibbia, epiche sumere). Tutto ciò non con l’intento di demolire l’apparato di fede che, ad esempio sulla Bibbia, si è andato consolidando ma con l’intento di rispondere a quella che una domanda fondamentale, “da dove viene il nostro sapere?”
In “Il pianeta degli dei” Sitchin, trasforma un po’ questa domanda fondamentale, che diviene – se è il caso ancora più “insolente” – “Se gli antichi Egizi ereditarono il loro sapere dai Sumeri, questi da chi avevano appreso la loro scienza?”. Tale domanda scaturisce spontanea dal sottotitolo del libro “Prima degli Egizi, furono i Sumeri. Prima dei Sumeri…”
La lettura non è molto agevole, specialmente se ci si accosta al primo libro del settore. Alcune pagine richiedono due o tre letture dettagliate. L’autore per quanto possibile cerca di rendere il tutto più fruibile inzuppando il libro di ben 164 tavole tra foto e disegni che esplicano i vari argomenti trattati.
Cosa scrive esattamente? Bhe non è facile dettagliare tutte le varie implicazioni che scaturiscono dall’opera di Sitchin, mi limiterò ad illustrare qui il nucleo centrale. In sostanza secondo l’autore circa 450.000 anni fa i Nefilim (da lui chiamati “coloro che sono scesi sulla Terra” dall’esatta traduzione ebraica e non “giganti” come la Bibbia stessa tramanda) scesero sulla Terra. Ma scesero da dove? Secondo la mitologia sumera scesero da un pianeta – NIBIRU – che transita tra Marte e Giove con un orbita ellittica ogni 3600 anni. La loro discesa era finalizzata alla creazione di esseri a loro immagine e somiglianza. Ciò spiegherebbe, secondo l’autore, perchè l’evoluzione dell’uomo sia stata troppo repentina, mettendo in luce il ruolo di questi esseri non solo come creatori ma anche come guide, maestri ed educatori del genere umano.
Altre parti dell’interessante libro sono dedicate alla storia di questi Dei sulla Terra, alla formazione del nostro sistema solare, alla vita di questi Dei (Anunnaki per i Sumeri), al loro agire ed interagire con gli uomini e alla loro repentina partenza a causa di quello che forse poi alla storia come il diluvio universale.
In definitiva è un libro interessante , meno scorrevole di un romanzo ma più affascinante di un trattato storico. Per leggerlo bisogna comunque essere pronti ad abolire ogni preconcetto culturale perché ovviamente tocca temi un po’ radicati nelle nostre coscienze. E’ tuttavia un libro troppo poco menzionato negli ambienti accademici, perchè con ogni probabilità tratta il passato non come un qualcosa che è stato, ma come un qualcosa da riscrivere e da studiare e le implicazioni, quindi, sono tante che fanno apparire a molti queste teorie più scomode che interessanti.