
Nel 2018 sono saliti a 17 gli investimenti del private equity nella moda, in lieve aumento dai 15 dell’anno prima.
L’analisi del mercato italiano del private equity, venture capital e private debt dell’associazione di categoria Aifi con la società di consulenza PwCinclude operazioni come l’ingresso del fondo Fsi in Missoni, l’acquisizione del 65% di Save the Duck da parte di Sgr Progressio e il deal che ha portato Style Capital a rilevare una quota di minoranza di Re/Done.
A far rilettere è il valore complessivo, più che dimezzato a 199 milioni, dai 544 milioni del 2017 (che attestavano un triennio di stabilità). L’ammontare medio investito è stato di 12 milioni di euro e si è trattato soprattutto di operazioni di buy out. Volendo disegnare il profilo dell’azienda target, si è trattato di realtà che fatturano in media 22 milioni, con 77 dipendenti.
Tenendo conto del numero di operazioni, il peso del fashion sul totale è risultato del 4,7%, in linea con il 2017, mentre è crollato dall’11% al 2% il peso in termini di ammontare.
Più in generale, il 2018 è stato un anno record per il private equity, come è emerso al convegno annuale di Aifi, in programma questa mattina presso la sede di Assolmbarda, a Milano.
L’ammontare investito ha raggiunto, complessivamente, il valore più alto di sempre per il mercato italiano: 9,8 miliardi di euro. Le operazioni sono aumentate del 15% rispetto al 2017, arrivando a 359. Quelle nel segmento “large and mega deal”, cioè con equity versato oltre i 150 milioni di euro, sono state 13.
A livello di settori ha primeggiato l’Ict (18% del totale operazioni), seguito dai beni e servizi industriali (15%) e dal medicale (12%). Il comparto manifatturiero, che comprende la moda, si colloca al nono posto per numero di operazioni (17), appena prima del retail (14).
A livello geografico, la Lombardia primeggia (44% dei deal totali), seguita da Emilia Romagna (10%) e Veneto (8%).
A diminuire è stata la raccolta, passata complessivamente da 6,2 a 3,4 miliardi, ma quella indipendente di soggetti privati (escludendo quindi gli istituzionali) è aumentata da 920 a 2.738 milioni.
In calo pure i disinvestimenti: 135 nel 2018, -33% rispetto all’anno prima.
by Fashionmagazine.it