Aprile 24, 2024

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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IL GRUPPO REDA SI ORGANIZZA IN TRE DIVISIONI: WOOL, ENTERPRISE, CONSUMER

Il Gruppo Reda, guidato dalla famiglia Botto Poala, ha iniziato un percorso di trasformazione che permetterà all’azienda di affrontare in modo sinergico le sfide future. La nuova organizzazione prevede tre nuove divisioni: Reda WoolReda Enterprise e Reda Consumer. Queste ultime saranno supportate da una struttura centrale che comprende le funzioni amministrazione e finanza, sostenibilità e ambiente, risorse umane, tecnologia e innovation e marketing e che saranno a servizio delle tre linee di business. “Le aziende oggi operano in un contesto sfidante, forse più complesso della crisi economica iniziata nel 2007, e Reda ha attuato dei cambiamenti che permetteranno al gruppo di rispondere adeguatamente ai cambiamenti – dichiara Ercole Botto Poala, CEO di Gruppo Reda -. Le tre divisioni inquadrano i diversi ambiti in cui operiamo, agricolo e di filiera, industriale e digitale. Questo cambiamento è stato voluto e condiviso dalla famiglia perché riteniamo che permetterà al gruppo di essere più competitivo e allo stesso tempo di facilitare sinergie con partner interessati a condividere un percorso di crescita”.

Al fine di iniziare subito il percorso di trasformazione il nuovo leadership team si riunirà per tre giorni presso la sede di HFarm per definire insieme il piano strategico dei prossimi anni. All’incontro interverranno manager esterni come Corrado Passera, CEO di Illimity, e Andrea Cardamone, transformational advisor e indipendent board member in realtà strategiche del Paese. Gli ospiti condivideranno con il gruppo le loro esperienze di grande cambiamento e di digitalizzazione che hanno apportato nelle aziende da loro guidate.

Questa operazione rappresenta per il Gruppo Reda un passo ulteriore nel proprio piano di sviluppo di business. “Per quanto sia difficile fare previsioni accurate – ha concluso Ercole Botto Poala -, ci attendiamo un calo del fatturato di circa il 35% nel 2020. A livello di bilancio, la ripresa dovrebbe verificarsi nel 2022. Credo che per il settore tessile italiano l’inversione di rotta possa avvenire già nella seconda metà del 2021, complice un aumento delle occasioni d’uso per l’abbigliamento formale”.

 

 

Alessandro Sicuro

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