L’universo si espanderà, poi tornerà a collassare su se stesso e poi si espanderà di nuovo, ripetendo questo processo all’infinito. Ciò che non sappiamo è che, quando l’universo si espanderà di nuovo, tutto quanto sarà come adesso. Qualunque errore commetteremo in questa vita, lo ripeteremo nel prossimo passaggio. Ogni errore che commetteremo sopravviverà ancora e ancora, per sempre. Quindi il consiglio delle antiche saggezze è di fare le scelte giuste questa volta, perché questa volta è tutto ciò che abbiamo.
“C’era una volta in un villaggio antico della Vecchia India, una capretta e un sacerdote.
Il sacerdote voleva sacrificare la capra agli Dei e sollevò la mano per tagliarle la gola.
Quando tutto ad un tratto la capra si mise a ridere.
Il sacerdote si fermò stupefatto e domandò alla capra: “Perché ridi, non lo sai che sto
per tagliarti la gola?”
“Oh, si”, disse la capra.
“Dopo 499 volte che sono morta e poi rinata come capra, questa volta rinascerò
come essere umano”.
Poi la capretta si mise a piangere.
Il sacerdote disse: “Perché piangi adesso?”
E la capra rispose: “Per Te povero sacerdote, 500 vite fa anch’io ero un sacerdote e sacrificavo le capre agli Dei”.
Allora il sacerdote cadde in ginocchio dicendo: “Perdonami ti supplico, d’ora in poi sarò protettore e guardiano di tutte le capre del paese”.
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