C’è un punto in cui la moda incontra l’arte, che è quello spazio in cui si colloca la moda di Daniel Arsham. Per il quale i vestiti sono più oggetti d’arte che semplici indumenti.
Ecco perché lo stilista americano ha allestito il suo ultimo show all’interno di una delle gallerie d’arte di Daniel Perrotin nel cuore del Marais, dal momento che il suo défilé è stato tanto un’opera d’arte performativa quanto una sfilata.
Gli ospiti sono stati accolti da tre statue su piedistalli: giacche giganti in gesso di Parigi belle dritte, tutte di un bianco immacolato.
Lo show è iniziato con Daniel che ha fatto a pezzi una giacca di gesso, prima di metterla indosso a una giovane modella magra che indossava già pantaloni dello stesso materiale.
Intitolata “Objects IV Life Chapter 003”, che Arsham definisce “un’uniforme per una vita creativa”, la collezione comprendeva giacche di jeans imbottite con tasche profonde; cappotti da marinaio per il maltempo e piumini industriali per l’inverno più aspro. Workwear di classe con un tocco artistico. Funzionale ma con molta raffinatezza, proprio come la sfilata.
Arsham ama proporre nuove categorie di indumenti. Ad esempio, ha mostrato un twinset di una tuta, ovvero una giacca-camicia a conchiglia su pantaloni con coulisse.
Anche se il ricordo prevalente che lascerà sarà quello della sua performance con il gesso di Parigi: quel tipo di evento moda che si vede davvero solo nella Ville Lumière. Perché qui amano la moda in quanto ogni tanto essa diventa arte raffinata.
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Alessandro Sicuro Comunication
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