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I BILANCI DI PITTI BIMBO 96 IN CHIUSURA A FIRENZE

3mila presenze in Fortezza da Basso.
Pitti Bimbo 96 chiude in positivo la recente edizione dedicata alle collezioni autunno/inverno 2023-24. La manifestazione dedicata al kidswear allestita presso la Fortezza da Basso di Firenze dal 18 al 20 gennaio 2023 ha visto la partecipazione di poco più di 3mila presenze, in linea con quella dello scorso giugno. I buyer sono invece aumentati passando da 1500 a 2070. La kermesse di giugno aveva visto il ritorno alla formula indipendente dopo due stagioni in tandem con Pitti Uomo.
I compratori italiani sono stati 1460, quelli provenienti dall’estero 600, provenienti da quasi 70 paesi. Ai primi posti per presenze ci sono Turchia, Gran Bretagna, Spagna, Russia, Germania, Francia, Grecia, Arabia Saudita, Corea del Sud e Serbia. Pitti Immagine segnala anche l’ampia partecipazione del Medio Oriente e dell’Africa mediterranea, dell’Europa dell’Est, dell’Heartland euroasiatico, il ritorno del Giappone e la conferma dei grandi buyers americani. “C’è stata una grande attenzione anche per gli eventi speciali e tutte le presentazioni che si sono svolte in questi tre giorni in Fortezza, tra i quali anche il grande fashion show di Monnalisa. Ha registrato una grande partecipazione di pubblico anche ‘La città dei bambini gentili’, il programma di laboratori, eventi e incontri promossi da Pitti Bimbo che ha coinvolto per la prima volta la città e alcuni dei suoi luoghi magici, dai musei alle librerie”, specifica l’ente.
“Dietro la dimensione quantitativa c’è grande qualità, un lavoro accurato, una costante capacità di innovazione – ha dichiarato in una nota Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine. Sia sul fronte dell’offerta di prodotto – per ricerca stilistica, materiali, raffinatezza della manifattura, orientamento alla sostenibilità – sia su quello della domanda, con un mix internazionale molto interessante di negozi fisici e online, boutique specializzate, catene, department e concept stores. E da parte di noi organizzatori non c’è stata soltanto la consueta (ma non scontata!) opera di selezione e curatela nei padiglioni, ma anche un promettente allargamento delle merceologie esposte: dal mondo della scuola allo sport, dai giocattoli agli arredi per le camerette, dall’oggettistica di design all’editoria. Pensiamo che questo, sempre più, debba essere il Pitti Bimbo del futuro”.

 

Alessandro Sicuro Comunication
    

 

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