Site icon ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

LA MODA A PARIGI CONTINUA CON LA HAUTE COUTURE, INIZIA LUNEDÌ

Per saperne di più sul pensiero francese e su ciò che guida la sua stagione dell’alta moda, abbiamo parlato con Pascal Morand, presidente esecutivo della FHCM, per ascoltare le sue previsioni per il futuro.
Fashion Network: Quanto è importante l’haute couture per la moda? E per la Francia?
Pascal Morand: Lo status di haute couture legalmente protetto è un’eccezione tutta particolare della Francia, che promuove e protegge la creatività e l’unicità, il know-how e l’innovazione. Simboleggia un’eccezionale tradizione francese che riecheggia in tutto il mondo. Questo status implica un intero ecosistema di professioni, istruzione e formazione, in cui i métiers d’art e gli ateliers sono protagonisti. Oltre ai membri ufficiali della haute couture, la settimana parigina dell’alta moda accoglie griffe da tutto il mondo: Membri Corrispondenti e Membri Ospiti vengono selezionati ogni stagione dal comitato della Chambre Syndicale de la Haute Couture, presieduto da Sidney Toledano.
FNW: Qual è il valore della couture per Parigi o per l’economia francese?
PM: Il potere economico dell’alta moda è molto significativo. Stimola l’immaginazione, pur essendo un faro per l’intera economia della moda. Il mercato dell’alta moda è stato recentemente valutato a 11,5 miliardi di dollari nel 2021, con una previsione di 13,5 miliardi di dollari nel 2028. L’alta moda impiega direttamente, o indirettamente con arti e mestieri associati, diverse migliaia di persone in Francia. Al di là di questi numeri, la forza economica qualitativa dell’alta moda è molto significativa, come testimonia il Media Impact Value (MIV) della Haute Couture Week, che ha raggiunto i 120 milioni di euro nel luglio 2022. La manifestazione rappresenta infatti un volano e una forza d’influenza per il ready-to-wear creativo e per molto altro. Inoltre, rende plastico ed evidente il ruolo di Parigi come capitale mondiale della moda, del savoir-faire e della creatività.
FNW: Molte delle grandi case di alta moda – come Dior o Chanel – sono fiorenti. Perché è stato più difficile emergere per una nuova generazione?
PM: L’arrivo di nuovi Membri Ospiti negli ultimi anni, come Yuima Nakazato, Imane Ayissi, Julie de Libran, Maison Sara Chraibi, Gaurav Gupta e Robert Wun, segna l’ascesa di una nuova generazione. L’alta moda agisce come una calamita che rafforza il suo potere. Tuttavia, è un compito impegnativo costruire una casa di alta moda. Un giovane stilista può decidere di creare capi su misura. Ma essere selezionati come Membri Ospiti nel calendario ufficiale richiede un’elevata creatività e innovazione, e anche lavorare con métiers d’art e ateliers.
FNW: Che tipo di supporto offre la Fédération o il governo francese ai couturier alle prime armi?
PM: La Fédération fornisce un forte sostegno ai couturier d’alta moda debuttanti, attraverso la sua ambiziosa “Emerging Brands Initiative”. Inoltre, la FHCM beneficia del sostegno del DEFI per finanziare le sfilate dei giovani designer.
FNW: Per molti anni, Pierre Bergé ha predetto che l’haute couture sarebbe morta, ma in questa stagione ci sono quattro giorni intensi di sfilate. Perché crede che l’alta moda stia vivendo un tale revival?
PM: Siamo entrati in una nuova era in cui la creatività, il know-how, l’unicità e la personalizzazione sono ricercati in qualsiasi settore dell’economia e della società. L’haute couture è l’epitome di questo movimento profondo, che viene esaltato dalla necessità di compensare la diffusione della digitalizzazione con l’emozione sensoriale e fisica. In questo senso, l’alta moda è all’avanguardia della modernità.
FNW: Cosa avete fatto per ridurre l’impronta di carbonio della haute couture?
PM: Nell’alta moda, ogni capo è progettato e realizzato pensando alla sostenibilità in tutte le fasi. L’intelligenza della mano, unita all’unicità e al valore senza tempo dell’haute couture, simboleggia l’essenza della sostenibilità.

 

 

Alessandro Sicuro Comunication
    

 

Exit mobile version