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PREVISIONI DEL 2023: AUMENTO SIGNIFICATIVO DELL’UTILIZZO DEI B&B

Nel 2023 si prevede che lutilizzo dei b&b crescerà notevolmente. 
 
Si stima che circa 29 milioni di italiani faranno un viaggio con almeno una notte di pernottamento, il 24% in più rispetto al 2019. La maggior parte di questi intende trascorrere una vacanza da una a tre notti (+30,1% rispetto al 2019), mentre la restante parte prevede di stare via per più di quattro notti, ma si tratta di una diminuzione del 29,7% rispetto alla situazione pre-pandemia.

Sono dati che emergono dalla ricerca ‘Previsioni stagione turistica 2023’ realizzata da Wcg – World Capital Group in collaborazione con Nomisma, che indaga le intenzioni dei turisti italiani su scala nazionale coinvolgendo un campione di 800 persone, di età compresa tra i 18 e i 65 anni e che negli ultimi cinque anni hanno effettuato almeno un viaggio con pernottamento.

Per quanto riguarda le località più ricercate per vacanze leisure, il 35% degli intervistati sceglie il mare, ma rimontano le città d’arte con il 21% delle preferenze, a cui seguono i borghi (18%) e la montagna (13%). Per quanto riguarda invece i viaggi d’affari, le preferenze vanno alle città d’arte (39%) e seguono i borghi (18%).

In entrambe le tipologie di viaggio l’alloggio più richiesto è l’hotel: per il 34% degli intervistati nel caso delle vacanze leisure e per il 61% per quanto riguarda il business travel. Nel confronto con il 2019 però l’hotel è scelto da meno persone (in totale chi prevede di alloggiare in un albergo tre stelle è il 23% del campione), mentre nell’anno prima della pandemia gli arrivi in questa tipologia di struttura sono stati il 33% del totale.

Si prevede invece un exploit per il settore del b&b (appartamenti o piccole case private che offrono pernottamento e prima colazione) con un +900% di preferenze rispetto al 2019. Sia per vacanze leisure sia per viaggi d’affari, subito dopo la scelta dell’hotel viene quella del b&b, la cui opzione è voluta dal 17%-18% degli intervistati. Emerge dalla ricerca anche un aumento della volontà di alloggiare in un agriturismo rispetto al passato.

Al contrario, diminuirà il numero di persone che soggiorneranno nei campeggi e nei villaggi turistici (11%) rispetto al 2019, quando gli arrivi in queste tipologie di strutture sono stati il 15,6% del totale.

Infine, il 33% degli italiani prevede di aumentare il budget destinato alle vacanze.

Alessandro Sicuro Comunication
    

 

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