Aprile 24, 2024

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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La svolta di YouTube, canali a pagamento.

youtube_logoLa svolta di YouTube, canali a pagamento, ma i gattini che giocano sono salvi. Per ora

Secondo l’autorevole Financial Times entro pochi giochi partiranno le prime sezioni in abbonamento – si parla di una cinquantina – a una cifra che dovrebbe aggirarsi attorno ai due dollari al mese ciascuna

La svolta di YouTube, canali a pagamento ma i gattini che giocano sono salvi. Per oraIN ORIGINE era il contenuto “user generated”, creato dagli utenti. Poi sono arrivate le case discografiche, le televisioni, i produttori cinematografici e YouTube è diventata l’hub video più grande del mondo, dove è possibile vedere di tutto, cinema, musica, teatro, fesserie. Gratis. Ma le cose, si sa, cambiano, e anche YouTube è pronta a cambiare. Probabilmente, come scrive il Financial Times, già da questa settimana, quando partiranno i primi canali a pagamento, con un modello di business legato ad un abbonamento.

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Dovrebbero arrivare sul sito circa 50 canali e dovrebbe essere possibile per gli utenti abbonarsi anche ad uno solo di essi, per una cifra che si dovrebbe aggirare attorno ai due dollari al mese, aggiungendo al loro abbonamento altri canali in ogni momento. I canali a pagamento nascono ovviamente per competere con servizi che in America hanno già ottenuto un discreto successo, come Netflix e Hulu, ma anche per rispondere al sempre maggiore impegno on line dei singoli canali televisivi, che hanno ampliato di molto la loro offerta negli ultimi anni.

YouTube sta lavorando da tempo alla realizzazione di canali premium, ha stretto rapporti con molti grandi produttori cinematografici e televisivi, ha investito circa 200 milioni di dollari nella realizzazione di questo nuovo progetto, lavorando con tutte le principali media companies americane e internazionali. Per YouTube è comunque un cambiamento epocale, una svolta radicale dalla formula gratuita sostenuta dalla pubblicità che l’azienda di Google ha da sempre perseguito. Non che questo significhi che i video dei gattini o quelli degli infiniti Harlem Shake passino a pagamento, almeno per ora, ma di sicuro la scelta dell’offerta a pagamento modifica il ruolo che YouTube ha avuto fino ora nella diffusione e nel successo dei video on line.

Da YouTube negano che l’avvio dei canali sia imminente, rispondono che non hanno nulla di nuovo da annunciare ma confermando che stanno “cercando di costruire una piattaforma su abbonamento che potrà portare ulteriore grande contenuto su YouTube per la gioia degli utenti e fornire ai nostri creatori un ulteriore veicolo per generare introiti per i loro contenuti” al di la dei modelli che attualmente l’azienda offre.

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