IL BRUNELLO
Gli ottimi risultati del Brunello di Montalcino nel 2022 non sono da sottovalutare. I dati diffusi dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino hanno infatti rivelato un aumento sia a volume che a valore. Il volume delle bottiglie vendute è aumentato del 7%, raggiungendo i 9,4 milioni, mentre l’aumento a valore, stimato tramite l’indagine condotta dal Consorzio, è pari al 18%. Si pensa che nei 12 mesi si possa raggiungere quota 250 milioni di euro. Questo incremento è un segnale importante per tutto il settore vitivinicolo, che nel 2021 aveva già registrato un aumento del 4,2% rispetto al 2020. Questi risultati confermano ancora una volta l’alto livello qualitativo del Brunello di Montalcino, che è riuscito a resistere alla crisi economica globale.
Il Brunello di Montalcino, uno dei vini toscani più conosciuti in tutto il mondo, ha registrato ottimi risultati nel 2020. L’Italia si conferma il primo mercato per il principe dei rossi toscani, con una crescita a valore del 27% (+19% a volume). Gli Stati Uniti si sono confermati come principale sbocco internazionale, con una crescita del 29% e una quota di mercato che sale a circa il 30% sul totale delle vendite di Brunello oltreconfine. Anche Canada, Germania e Svizzera hanno registrato risultati positivi, mentre il Regno Unito ha mostrato una contrazione della domanda.
Complessivamente, nel 2022 è stato venduto il 94% della consistenza iniziale dell’annata 2017. La Riserva 2016, altra protagonista delle vendite dello scorso anno, ha infine portato il millesimo al sold out nelle cantine di Montalcino.
“Lo scorso anno le nostre imprese sono riuscite a fare ancora meglio del biennio precedente”, ha dichiarato il Presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci. “In primo luogo, perché è la dimostrazione di come il nostro brand territoriale sia sempre più apprezzato nel mondo a prescindere dal blasone delle singole annate; poi perché il risultato è stato raggiunto nonostante una dotazione della nuova annata commerciale 2017 di circa il 15% inferiore rispetto a quella precedente”.
Nel 2023 “‘consolidamento’ sarà la parola chiave”, conclude il Presidente. “L’anno si è aperto con molte insidie di carattere congiunturale, da conseguire attraverso un’attività intensa di promozione e posizionamento in Italia e all’estero”.
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