
10 OTT 2013 13:26
1. LA GABA: MEGLIO FARLA FALLIRE CHE FAR PAGARE A NOI I DEBITI ACCUMULATI DA “LORO” – 2. COLANINNO & COMPAGNIA DI “PATRIOTI” CHIEDONO CHE LO STATO “SALVI” ALITALIA, ACQUISTANDO ALCUNE QUOTE, ALL’INSEGNA DEL “NAZIONALIZZA IL DEBITO E PRIVATIZZA IL PROFITTO”
– 3. CHE DICONO ADESSO LE GRANDI MENTI DI QUELL’OPERAZIONE? MA DOV’È FINITO AIRONE PASSERA, INTERVISTATO DA ‘’PANORAMA’’ PER CREARE ATTESA (SI RIDE) SUL SUO PROSSIMO “SOGGETTO POLITICO”? DOV’È FINITO IL MITICO MARIO CIACCIA, PRIMA ALLA GUIDA DELLA BANCA DELLE INFRASTRUTTURE DI INTESA E POI AL MINISTERO CON LO STESSO PASSERA? DOV’È FINITA LA “BRILLANTE VISION” DI SALVATORE MANCUSO? NO, DITECELO, STIMATI CANTORI DELLE COSE FINANZIARIE, PERCHÉ SIAMO PROPRIO CURIOSI
– ALITALIA, MEGLIO FARLA FALLIRE CHE FAR PAGARE A NOI I DEBITI
Milena Gabanelli per il “Corriere della Sera“
Sui principali giornali nazionali il 3 luglio di quest’anno leggevo che Colaninno alla presentazione del piano industriale 2013-2016 affermava: «… Partecipare al progetto di risanare una compagnia aerea è stato molto difficile… risanare una compagnia che si chiama Alitalia lo è stato doppiamente…». Nella stessa conferenza stampa Colaninno poi affermava che «il piano industriale non presuppone interventi di capitali esterni».
MILENA GABANELLI NELLA REDAZIONE DI REPORT FOTO LUCIANO VITI PER SETTE
Il 4 ottobre leggevo invece sulla «Stampa»: «Sono giornate cruciali quelle che sta vivendo Alitalia per scongiurare il default. Sul “dossier” è sceso in campo il governo che ha chiamato a raccolta, tra gli altri, i vertici della compagnia, le principali banche creditrici, Intesa Sanpaolo e Unicredit, e i principali creditori quali Eni e Adr, con l’obiettivo di trovare una soluzione di sistema».
Il giorno 8 ottobre Salvatore Mancuso, vicepresidente di Alitalia e rappresentante del fondo Equinox e di altri azionisti, risponde al «Messaggero» che voleva sapere cosa chiedeva Alitalia al governo: «Che ci dia una mano a salvaguardare un grande valore strategico per il sistema Italia. D’altro canto, non è forse vero che Air France è posseduta per il 15% dallo Stato francese? Dunque, non mi sembra che si stia chiedendo la luna. Per il governo sarebbe anche l’occasione di mantenere la sovranità su una infrastruttura strategica».
MILENA GABANELLI E IL MARITO LUIGI BOTTAZZI DA VANITY FAIR
Alitalia è stata svenduta nel 2008 per non rimetterci più, e ci siamo accollati 4 miliardi di debiti. Ora ci viene richiesto di diventare azionisti. Azionisti di un problema, perché se fosse un buon affare non chiederebbero di certo allo Stato italiano di togliergli una parte di profitto… come dire, «nazionalizza il debito e privatizza il profitto».
Secondo il Codice civile e le norme dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), Alitalia deve dimostrare «continuità aziendale», deve cioè provare di non essere insolvente o illiquida. I Capitani Coraggiosi o «patrioti», secondo la definizione dell’allora premier Berlusconi – che fecero una cordata per salvare l’italianità della compagnia di bandiera con la spinta di Intesa Sanpaolo guidata da Corrado Passera insieme a Immsi (Colaninno), Atlantia (Benetton), Riva Fire tra i principali azionisti -, questa continuità la prospettano su carta. Solo che poi, anno dopo anno, le previsioni non si avverano mai e le perdite aumentano. I bilanci sono sempre più difficili da giustificare ai fornitori, alle banche e all’Enac.
Alitalia ha debiti per circa 1 miliardo e un capitale sociale che nel migliori dei casi è di circa 200 milioni. Come fa a rispettare il principio di continuità aziendale quando la compagnia ha ancora soldi per poche settimane, e nei primi 6 mesi di quest’anno ne ha persi 294, circa il 50% in più dell’analogo periodo dell’anno precedente?
Ma i Capitani Coraggiosi non si perdono d’animo, non sono come quelli che non riescono più ad affrontare il mondo perché la loro azienda sta per fallire. Non sono come quelli che chiedono ai loro commercialisti di portare i libri in tribunale per richiedere un concordato, o come quelli che investono fino all’ultimo euro nella loro azienda per salvarla. Molto più astutamente chiedono l’intervento dello Stato, perché è un’azienda di interesse nazionale.
I Capitani Coraggiosi vorrebbero che lo Stato entrasse nel capitale sociale mediante la Cassa Depositi e Prestiti oppure le Ferrovie. In entrambi i casi garantiremmo noi contribuenti.
ANDREA RAGNETTI E R. COLANINNO
E se l’azienda dovesse continuare a perdere soldi loro non ci metterebbero più un euro; noi invece, dopo aver dimostrato che non ci possiamo permettere un grosso fallimento, continueremmo a metterli e a perderli come abbiamo fatto in passato.
Alitalia è ora un’azienda privata e va trattata come tutte le altre aziende private. Deve ristrutturare il proprio debito e diluire gli azionisti che non parteciperanno a nuovi aumenti di capitale. «Capitani tornate a bordo, cazzo!».
È quella la strada per attirare capitali e partner internazionali. E se gli azionisti e creditori di Alitalia non accetteranno questa soluzione velocemente l’azienda fallirà. La cosa ci farebbe naturalmente dispiacere, ma qualcuno pensa che se Alitalia venisse venduta, la gente non verrebbe più in vacanza in Italia? Già adesso ci si arriva con altre compagnie, e altre compagnie certamente sostituiranno i voli Alitalia economicamente sostenibili.
Informative and interesting. I thought that the airline Air France was an entity of the French Government just as the Italian Government had a hand with the Alitalia airline. I know that the two airlines are business partners. Maybe as suggested that Alitalia is in need of a total makeover including management of the company. While it may appear difficult to do, it is not impossible.
If people where allowed to become shareholders in this company, then they have an important voice and say on how things are handled with the entity including budget. They need to be very vocal on acceptance or not on how money is spent, hiring and firing of people that aren’t interested at all in the company and how it’s run, etc.
while it may be true that the airline has a debt, things need to be worked on and put in place to turn the debt around and turned into profit, without totally raising fares and all and push potential customers away. Yet keeping planes in good condition and in operation and flight staff uptodate on all airline policies, etc. and customer service. Captains of the industry need not loose heart if they do, then things fail. It’s a good airline and success is within their grasp.
shareholders have a say and would rather have a profit no matter how small then a continued loss. they play an important role in any company.
things would have to be made atrractive to any potential partner/creditor for the company. I feel that it can be done. and that the airline will succeed and have positive growth.
thank you for the article.
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