inaugurazione:
Quattromila persone in coda fino a mezzanotte per vedere i Bronzi di Riace, il 28 dicembre. Che questo avvenga a Reggio Calabria, e non – per dire – a New York, è una straordinaria notizia. Che poi si tratti del definitivo ritorno dei due giganti del V secolo avanti Cristo nella loro definitiva casa: beh, questo ha dell’incredibile. E così l’eterno restauro del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è finito a Natale 13.
Intendiamoci: quattro mesi di anticipo rispetto al vergognoso ritardo che Bray aveva ereditato, e che ha fatto durare quattro anni un’assenza che poteva durarne uno. L’articolo di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo che denunciava l’assurdità e lo spreco di questo ritardo infinito è del 2 marzo 2011: quasi all’anniversario della mancata inaugurazione del 17 marzo 2011, quando il presidente Napolitano avrebbe dovuto aprire il nuovo museo in pieno centocinquantesimo dell’Unità nazionale. Ma niente da fare: i Bronzi parevano condannati a non rialzarsi: giacevano inerti nella sede del Consiglio Regionale della Calabria – e ogni associazione simbolica era lecita. Perché? Cattiva gestione, incapacità, finanziamenti a singhiozzo: ma soprattutto profonda noncuranza da parte dei vertici dei Beni culturali. I Bronzi di Riace non si possono vedere: e allora? Ed è proprio qua che sta il valore simbolico del successo di Bray. Un ministro che prende in mano il dossier personalmente, e comincia a tormentare quotidianamente tutta la catena di comando. Soprattutto, un ministro che va a Reggio personalmente tre volte, e ci inchioda per giorni e giorni un suo diretto collaboratore: finché non riesce a creare un clima, nel cantiere e in soprintendenza, capace di rimettere in moto la macchina, e di farla arrivare in anticipo sull’ultima previsione. Come dire: se ce la metti tutta, perfino l’Italia può rialzarsi.
What wonderful statutes, pictures and detailed article. I have found it totally fascinating about what has been happening with this issue. and things really should be brought more and more out to the for-front an addressed. and when antiquities go out on loan for an exhibition, Italy should be comepensated. not just a free loan. or maybe even exhibited in other locations throughout the country