Giugno 1, 2023

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

FREE PRESS & CULTURE ON LINE

IL GAP CULTURALE ITALIANO

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MOLTE DELLE MENTI PIU’ ILLUMINATE DEL PIANETA HANNO STUDIATO CON IL METODO MONTESSORI COME TANTISSIME NOSTRE ECCELLENZE LE TEORIE MIGLIORI LE ABBIAMO ESPORTATE MA COS’E’ SUCCESSO A QUELL’ITALIA?

L’Italia forma giovani pronti per il nuovo mondo?

Il sistema educativo non forma persone adatte al nuovo mondo. Questa volta non è Briatore a220px-Mont6 dire ai ragazzi di andare a fare i camerieri, ma è il presidente di una delle aziende più importanti al mondo a dire, senza troppi giri di parole, o l’Italia cambia o l’Italia sparirà. Già i report del World Economic Forum ci vedono nei prossimi anni scendere nella classifica delle economie più importanti, ma questi report potranno essere ancora peggiori se non ci sarà una vera riforma dell’istruzione. Ironia della sorte i due fondatori di Google hanno studiato da ragazzi ad una scuola che applicava un sistema tutto italiano, il sistema Montessori.

La risposta del Ministro, una persona che reputo molto preparata e sono sicuro farà grandi cose, è la solita risposta del genitore medio italiano: diventa medico! diventa avvocato!. Ma quanti potranno diventare professori? E quanti invece rimarranno con una laurea in mano e poi il nulla?

Dice ancora mr. Google che il nostro modello di istruzione è vecchio. Vero, si è fermato a molti anni fa.

post-mattei-300x225Leggendo un po’ di libri e con testimonianze dirette ho scoperto che le migliori aziende di questo paese come Alitalia (quando ancora era italiana), avevano delle scuole di formazione. La mattina si studiava teoria, il pomeriggio si lavorava direttamente sugli aerei. Stesso metodo, ma diversi impieghi nella ENI di Enrico Mattei e nelle carrozzerie di Bertone. I risultati sono ad oggi ancora visibili in tutto il mondo e anche altri esempi possono dare l’idea che in Italia si è persa la strada.

Oggi ci vengono a raccontare con un po’ di spocchia che in Estonia ed altri paesi in forte sviluppo fanno proprio questo: teoria ed applicazione fin da piccolini, proprio quello che l’Italia faceva all’inizio. Cosa è successo dopo? Di chi è la colpa? Difficile rispondere.

L’unica certezza per ora è quella che ha detto Schmidt, l’Italia potrà avere anche tutte le opere del mondo e tutta ladesertificazione carta italia primis ricchezza culturale di questo pianeta, ma la generazione che sta arrivando (la mia?) è già nata sconfitta. La cultura, il turismo e l’istruzione, motori di questo Paese, sono fermi, rotti. Il Paese è in mano ad una generazione adulta, “gerontocrazia” come dice Sandro Catani, che non riesce a lasciare il posto ai giovani sia per “attaccamento” al potere, sia perchè effettivamente quella che sta arrivando è una generazione incapace. Si può invertire la rotta, ma servirebbe una vera rivoluzione fatta di cambiamenti strutturali al sistema Paese.

Il cambiamento consiste nel mandare a casa molte industrie, burocrati, “tecnici”, professori, politici e società che per anni hanno paralizzato il Paese per i loro fini personali e ripensare dei modelli sostenibili che abbiano come scopo quello dicostruire la nuova classe operaia specializzata e la nuova classe manageriale, individuando fin da ora quelli che saranno i lavori del futuro. Sarà mai possibile?

Se qualcuno riesce a vedere un po’ di luce infondo al tunnel me la indichi, grazie.

PER SURE-COM

A. S.

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