I 60’s hanno impresso una forza al movimento di innovazione culturale inglese e poi mondiale, enorme. La moda, la musica e tutto quello che in quel periodo (60-70-80) era individuato come cultura trasversale, cultura underground.
La “Swinging London” è un termine che viene genericamente usato per indicare un insieme di nuove tendenze culturali che andarono a influenzare svariati settori, in particolare l’arte, la musica e la moda. Niente sarebbe stato più uguale al passato. Molto di ciò che abbiamo oggi nei settori della comunicazione e della cultura, del costume, del modus vivendi in genere, è stato influenzato da quegli anni di esplosione culturale inglese, spinti dalla speranza di cambiamento e da un ottimismo generale che coinvolgeva in particolare le giovani generazioni.
London Calling Project
alla Ricerca delle Origini del Rinascimento Culturale
by: Alessandro Sicuro Comunication
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Twiggy: L’icona della moda che indossò la minigonna di Mary Quant
C’è una storia legata a uno degli accessori più femminili che esistano: la minigonna. Questa storia ha come protagonista Twiggy Lawson (nome d’arte di Lesley Hornby), meglio conosciuta solo come Twiggy, nata a Londra il 19 settembre 1949. Come modella, Twiggy si distingueva per la sua magrezza (ed eravamo ancora lontani dalle attuali modelle e le critiche per l’anoressia), difatti «Twiggy» si può tradurre come “ramoscello”. Alcuni la ricorderanno anche per la sua apparizione nel film cult The Blues Brothers, ma Twiggy verrà sempre ricordata per un cambiamento nella storia della moda che ancora oggi crea meraviglia.
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I Beatles: La rivoluzione culturale dei Beatles ha svegliato il mondo
Potremmo raccontare tutti gli anni Sessanta con qualche foto dei Beatles intervallate da poche altre. Per esempio, una istantanea di Dylan, di Kennedy e di Luther King, passando per Monterey e Woodstock. Ed istantanee dal Vietnam, dalla Luna, da Praga e dalla Cina, dalle università americane ed europee.
Gli anni sessanta hanno assistito a una rivoluzione tra giovani, che ha coinvolto l’intero modo di pensare. I Beatles furono parte di questa Rivoluzione, che in realtà è un’evoluzione ancora in atto. Eravamo tutti sulla stessa barca: una barca che andava alla scoperta del Nuovo Mondo. E i Beatles erano di vedetta.
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The Who:
Il rock ha rappresentato da sempre il genere musicale maggiormente legato a fenomeni di costume. Determinate mode hanno preso il loro nome da sottogeneri del rock: basti pensare ad esempio al punk, o all’emo. Questo legame è presente sin dai primi vagiti della musica rock. Negli anni ’60 la sottocultura britannica “mod” ha il suo riferimento musicale nei The Who.
Gli Who che dormono avvolti dalla bandiera inglese, immortalati da Art Kane per la copertina di Life e per l’artwork del disco “The Kids Are Alright”, davanti al Carl Schurz Monument di New York, 1968. Mai immagine fu più esplicita…
Combatteremo per le strade
Con i nostri bambini ai nostri piedi
E le morali che loro adorano non ci saranno più
E gli uomini che ci hanno spronato
Verranno giudicati per tutti gli errori
Loro decidono e il fucile canta la canzoneMi toglierò il cappello davanti alla nuova costituzione
Farò un inchino per la nuova rivoluzione
Sorriderò e sogghignerò al cambiamento che ho intorno
Prenderò la mia chitarra e suonerò
Proprio come ieri
Poi mi inginocchierò e pregherò affinchè
Non ci prenderanno in giro di nuovoIl cambiamento doveva arrivare
L’abbiamo sempre saputo
Siamo stati liberati dal recinto, è tutto
E il mondo sembra sempre lo stesso
E la storia non è cambiata
Perchè le bandiere sventoleranno durante la prossima guerraMi toglierò il cappello davanti alla nuova costituzione
Farò un inchino per la nuova rivoluzione
Sorriderò e sogghignerò al cambiamento che ho intorno
Prenderò la mia chitarra e suonerò
Proprio come ieri
Poi mi inginocchierò e pregherò affinchè
Non ci prenderanno in giro di nuovo,
no, no!
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The Rolling Stones: Il pragmatismo degli Stones
Il mondo della musica giovanile, ambasciatore e portavoce della cultura alternativa mondiale, iniziò una decisa inversione di tendenza dopo gli esperimenti con la psichedelia precedenti. Con il loro abituale pragmatismo (che in alcuni casi sfiorava il cinismo di Oscar Wilde), i RollingStones espressero il loro Sessantotto affidandolo alle tracce di Beggars Banquet, pubblicato in dicembre dopo una lunga polemica sulla copertina (che recava, in originale, un bagno pubblico).
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The Style Council:
Il signore in scuro a sinistra è Mr. Paul Weller, degli Style Council, una band inglese formata nel 1983 dallo stesso Weller, ex cantante, cantautore e chitarrista della band di punk rock / new wave / mod revival The Jam e del tastierista Mick Talbot, già membro di Dexys Midnight Runners, The Bureau e The Merton Parkas.
Mentre il signore a destra è il chitarrista leader degli Who, “Pete” Townshend (Londra, 19 maggio 1945) un chitarrista, compositore e cantante britannico, noto per essere il leader dello storico gruppo rock The Who. Figura al decimo posto della Lista dei 100 migliori chitarristi al mondo, secondo la rivista Rolling Stone.
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Gli anni ’70 hanno come fulcro i giovani con la loro apertura mentale e il loro spirito di ribellione che li porta a uscire dagli schemi della società e della moda classica. Proprio seguendo questa linea di pensiero, i vestiti diventano multietnici e si assiste a un annullamento delle distinzioni tra gli abiti maschili e quelli femminili. Contemporaneamente le donne sentono sempre di più il bisogno di esprimere la loro sensualità e indossano capi d’abbigliamento sempre più provocanti e appariscenti, fino ad arrivare agli hot pants.
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Jean Shrimpton è stata la prima vera supermodella della storia, talmente famosa da aver radicalmente modificato i parametri di scelta di Vogue, fino a quel momento incentrato solo su modelle voluttuose e dai tratti aristocratici, e da essere stata nominata “The Face of the 60s”. Merito di un look d’avanguardia, di una Londra in pieno momento Swinging e di un’amante d’eccezione: il fotografo David Bailey (ai tempi marito di Catherine Deneuve), ritrattista principale di un’epoca costruita su alta moda, edonismo e rivoluzione culturale.
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Il Swinging London: Quando nel 1966 il settimanale Time inventò la definizione “swinging London”
Il mondo era già stato invaso dall’effervescenza britannica dei sixties, dal ritmo dei Beatles, dal fascino di James Bond, dalla mini di Mary Quant e dalle tendenze in fatto di moda di Soho e Kensington. Insomma, tutto quello che nasceva a Londra diventava subito di moda, subito “cool”.
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