GLI ANALISTI FISSANO UN TARGET PRICE A 100K
Nel corso della giornata di venerdì Bitcoin è tornato sopra quota 60.000 dollari, che mancava oramai dalla metà di aprile, e durante il weekend ha sfiorato i 63.000 dollari, vicino a quei 64.800 circa che rappresentano tutt’oggi il record. Nel momento in cui scriviamo, BTC ha leggermente ritracciato ma si mantiene sopra quel valore critico, segnalando un andamento positivo che per molti è da ricercare nell’approvazione del primo ETF sui future di Bitcoin negli Stati Uniti, rumoreggiata per qualche giorno e poi avvenuta effettivamente oggi.
Il Securities and Exchange Commission (o SEC), l’ente regolatore per le materie finanziarie negli USA, ha deciso di accettare la proposta di ProShares e del suo ProShares Bitcoin Strategy ETF: uno strumento basato su derivati future che danno modo agli investitori di “scommettere” sul prezzo futuro di Bitcoin, piuttosto che acquistare e detenere direttamente la criptovaluta. Un sistema ritenuto evidentemente più sicuro, anche se ci sono già diverse aziende che hanno Bitcoin al centro della propria offerta, il trust di Grayscale su tutte, o in pancia, come Tesla e ARK, e che fanno storcere il naso sulle perplessità espresse in sede di approvazione di un ETF che lo detenga direttamente attraverso posizioni spot. Un po’ come già accade in diversi altri Paesi.
Il primo ETF legato a Bitcoin negli Stati Uniti è comunque una notizia positiva per il mondo delle criptovalute: gli exchange-traded fund sono divenuti un mercato enorme grazie alla flessibilità che offrono, basti pensare a quelli che raccolgono interi indici o settori d’investimento, e alla diffusione delle app, delle banche ma non solo, che li includono da anni nella loro offerta. Quanto accaduto oggi apre a Bitcoin un mercato molto più vasto e magari anche una normalizzazione, a tendere, nel prezzo di scambio.
Finora la SEC si è dimostrata restia ad approvare ETF che pongono al centro della loro offerta Bitcoin adducendo dubbi sulla liquidità e sulla trasparenza dei movimenti, oltre al presunto rischio di truffe, ma questa apertura sugli ETF che mettono al centro i future potrebbe lascia intravedere uno spiraglio per ulteriori evoluzioni in futuro. Tra l’altro il mondo degli ETF non è nuovo a prodotti rischiosi, con numerosi operatori che, ad esempio, propongono sul mercato statunitense prodotti a leva dall’alta volatilità potenziale.
Cosa è un ETF :
Gli exchange-traded fund (noti con la sigla ETF) sono un tipo di fondi d’investimento quotati in borsa, a responsabilità limitata per i soci che vi partecipano con la compravendita di azioni e con la peculiarità fondamentale di essere a gestione passiva siccome si legano a un indice azionario/indice borsistico preesistente o simili (ad esempio, l’indice S&P 500 che raggruppa le 500 aziende statunitensi più grandi).
Essi fanno parte della famiglia degli ETP (exchange-traded products), a cui appartengono gli ETF (exchange-traded funds), gli ETC (exchange-traded commodities) e gli ETN (exchange-traded notes), tutti e tre quotati in borsa e finanziati tramite azioni.
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