Aprile 26, 2024

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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MFW: L’ELEGANZA LINEARE ED ESSENZIALE DI PRADA

Sartoria precisa e finiture accurate, così sapienti le uniformi urbane, così intelligenti le proporzioni, in uno show di prim’ordine
Miuccia Prada e Raf Simons sono sembrati così in sintonia: la raffinatezza artistica dell’italiana si è fusa perfettamente con l’atteggiamento da ribelle urbano del belga.
La sfilata si è aperta con una serie di abiti delicatamente voluminosi, dotati di maniche scolpite, che sono sembrati i più moderni visti a Milano, tutti indossati con ai piedi pesanti brothel creepers dalle tomaie ricche di cuciture. Spesso indossate con maglie o camicie dai colli enormi e appuntiti, o talvolta solo con il collo della camicia; un trucco stilistico che sicuramente scatenerà una tendenza tra gli insiders della moda.
Il marchio del logo triangolare di Prada continua ad apparire a ritmo sostenuto – persino in abiti con triangoli di tessuto abbinati appena sotto la nuca. Fortunatamente, nessuna stampa di monogramma Prada finora. Quando ciò accadrà, sapremo che un capitolo si è chiuso. E in modo oscuro.
A seguire Crombies con le zeppate brothel creepers, che riecheggiavano l’elegante sottocultura giovanile Suedehead del Regno Unito degli anni Sessanta-Settanta.
Il volume elegante continua in una serie di look in camoscio grezzo: blazer, giacche, redingote e persino tubini e guaine nei toni del tabacco e del cognac.
Prima che improvvisamente il mood cambiasse di netto, giocando su giubbotti da aviatore cocoon, in kaki e bianco – le stesse idee su cui Raf s’è costruito la sua prima reputazione. Seppure, portati a una silhouette ancora più estrema. E abbinati a sky pants in nylon molto Prada.
“Stavamo pensando a cosa significa realtà, il che ci ha riportato non al minimalismo, ma a un certo tipo di calma. Quando pensi minimale in termini di vestiti e ambiente, spesso viene percepito come freddo e distante. Quello che volevamo fare davvero era proprio l’opposto, creare l’idea del comfort, del calore, dell’umano e del corpo. Facendole contrastare. Ecco perché nella sartoria minimale ci sono gesti e frammenti di ciò che percepiamo essere Prada nel corso dei decenni. Potrebbe essere un colletto, o una maglia o un frammento di stampa. Cercando costantemente di creare un disequilibrio”, ha spiegato Raf a bassa voce, nella sua familiare logica circolare, dopo lo show.
“Nei momenti seri, bisogna lavorare seriamente, fare il proprio lavoro, essere responsabili, non c’è spazio per inutile creatività”, ha aggiunto ai giornalisti Miuccia Prada al termine della sfilata. “La creatività quando è utile, e scopro qualcosa, e dà qualcosa di nuovo, va bene, ma non è il momento di cose inutili”, sottolinea ancora Miuccia. “Siamo in due e facciamo ciò che pensiamo sia giusto, senza rivolgerci a nessuno in particolare, ma se sei in contatto con la realtà e l’attualità perché segui il cinema, l’arte e la politica, probabilmente sei in sintonia con quello che sta succedendo. Il problema è questo”, riflette la designer.
Così, in quanto stilisti, Raf Simons e Miuccia Prada si dicono “molto attenti a ciò che accade nel mondo, ai problemi e alle difficoltà: questa collezione è la nostra reazione a un momento storico complicato. Abbiamo lavorato con onestà alla creazione di abiti utili per le persone, che rappresentino la nostra idea della realtà odierna. Vogliamo creare una moda con un significato e un senso – questo è il valore della moda oggi”, ha spiegato infine Miuccia Prada.
Il momento più bello del duo è stato quando hanno giocato su montgomery e parka militari, anche se tagliati sottili come una matita e lavorati fino alle caviglie. L’ideale per una giornata umida, come quella dello scorso weekend. Anche se il maltempo non ha impedito a un’altra enorme folla di fan di radunarsi fuori dalla Fondazione Prada, urlando in estasi mentre la band coreana di K-pop Enhyphen entrava nello spazio dedicato al défilé.
“Miuccia ed io siamo sempre interessate all’idea di uniforme. Ma non di divise legate all’aggredire. Quindi non quelle di esercito o polizia, ma quelle dei lavoratori. Come il grembiule scamosciato color cognac, che non è un grembiule”, ha sorriso Raf Simons
Gli ospiti hanno potuto per una volta scoprire lo spazio espositivo principale del marchio milanese esposto allo stato grezzo, privo di qualsiasi decorazione e con le sue travi arancioni in bella vista. Insieme a un reggimento di influencer. Si presume che la loro presenza aiuti le vendite. Ma vedere il sito web di Prada, il preminente marchio di moda intellettuale di questo tempo, piegarsi a capo chino ai bambocci dei social media ci è sembrato piuttosto triste.
All’inizio, il cast ha sfilato sotto un soffitto basso, appena tre metri sopra il pubblico, che si è alzato lentamente per rivelare enormi lampadari tubolari modernisti, prima di scendere nel finale, come in un sogno surrealista claustrofobico.
“Passare dalla grandezza all’intimità, ma non all’intimità calda e accogliente. In effetti, sono rimasto impressionato dal fatto che siano riusciti a realizzare questa impresa tecnica”, si è meravigliato Simons, mentre sbirciava il tetto appena sopra la sua testa.
Questa sfilata arriva a pochi giorni da un consiglio di amministrazione cruciale per la griffe, che il 26 gennaio suggellerà il passaggio di consegne alla guida del gruppo fondato nel 1913 dal nonno di Miuccia Prada.
Andrea Guerra, ex dirigente del colosso dell’occhialeria Luxottica, dovrebbe essere eletto amministratore delegato di Prada per garantire il passaggio in attesa dell’arrivo alla guida dell’azienda di Lorenzo Bertelli, 34 anni, primogenito di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli.
Pilota di rally, Lorenzo Bertelli è entrato a far parte del board della società nel maggio 2021 come direttore esecutivo. È responsabile della strategia di marketing e comunicazione e delle iniziative di sostenibilità.
Nel frattempo, l’attuale amministratore delegato Patrizio Bertelli, 76 anni, dovrebbe essere eletto presidente del CdA in occasione dell’assemblea annuale degli azionisti per l’approvazione dei conti 2022.
Conti che brillano, con un utile raddoppiato nel primo semestre, a 188 milioni di euro, e un fatturato di 1,9 miliardi di euro, in crescita del 22% a cambi costanti.
Miuccia Prada, 73 anni, rimarrà membro del board e direttrice creativa di Prada, insieme a Raf Simons, 55 anni, entrato a far parte del gruppo nell’aprile 2020.
Lo stilista belga ha annunciato lo scorso novembre la chiusura del marchio di moda che porta il suo nome dopo “uno straordinario viaggio durato 27 anni”, che potrebbe consentirgli di impegnarsi ancora di più per la firma italiana di moda e lusso.
Intervistata dalla rivista Vogue sui possibili piani per un suo pensionamento, Miuccia Prada ha risposto che spera di continuare a lungo la sua collaborazione con Raf Simons. “Mi piace lavorare”, ha detto in questa intervista, pubblicata venerdì scorso.
“Forse un giorno Miuccia se ne andrà, e allora potrò continuare e subentrare io. Ma non siamo ancora arrivati a questo punto. Siamo entusiasti all’idea di fare questo lavoro insieme”, ha assicurato lo stilista belga.

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