AL PD BASTANO 7 SENATORI (GRILLINI) PER FARE IL RIBALTONE AI DANNI DEL PDL RIUSCIRÀ A RESISTERE ALLA TENTAZIONE DELLA COMPRAVENDITA?
Con lo scherzetto di Re Giorgio, che dal nulla ha nominato 4 senatori a vita, ora per il Pdl prende forma l’incubo ribaltone
– Al Pd basterebbero 7 senatori per dar vita a un governo senza il Berlusconi team
– Via dell’Umiltà teme di subire lo stesso trattamento inflitto al governo Prodi…
– D’Alema lo aveva detto, Renzi alla segreteria, Letta al governo fino al 2015, almeno fino a che non si fanno le riforme, elettorale per prima, Berlusconi ai domiciliari e accetti la decadenza e tutti vissero felici e contenti
GIORGIO NAPOLITANO AL TELEFONO
Da ieri il pallottoliere va a ruba, a Palazzo Madama. Infuriato per la nomina di quattro nuovi senatori a vita, è il Pdl ad affidarsi nervosamente all’aritmetica. Con in mente un solo numero, allarmante: il sette. Sette come i senatori che ora mancano al centrosinistra per dar vita a un governo senza l’uomo di Arcore.
Nessuno più di Antonio Razzi conosce la fragilità delle coalizioni e l’adrenalina del ribaltone: «In casi come questi si decide tutto l’ultima notte». Nel 2010 mollò l’Idv e salvò il Cavaliere: «Ma stavolta no, sono amico di Berlusconi. Però ho sentito dire che al Senato ci sono movimenti. I grillini siciliani potrebbero sostenere una nuova maggioranza. E poi ci sono i nuovi senatori a vita…».
Si fa presto a dire maggioranza. A Palazzo Madama, con le nomine del capo dello Stato, sederanno 321 parlamentari. La soglia di sicurezza è fissata quindi a 161. Sommando – arbitrariamente, almeno per ora – il Pd (108 senatori), Scelta civica (20, Monti compreso), il gruppo delle Autonomie (10), Sel (7), i 5 senatori a vita e i 4 ex grillini si tocca quota 154. Sette in meno, appunto, della maggioranza assoluta. «Ma non esiste – si infiamma Augusto Minzolini – dovrebbero mettere insieme proprio tutti. E poi queste operazioni finiscono male. Ricordate Fini? E D’Alema, che fece il ribaltone e poi perse le elezioni?».
NAPOLITANO E MACALUSO IN ALTO ADIGE
Eppure, ora dopo ora prende forza il partito di chi ci crede. Uno è Riccardo Nencini, leader
dei socialisti: «In caso di necessità, non si tratterebbe più di un’operazione solo numerica – ammette – perché è indubbio che con i quattro senatori appena nominati ci sia un’autorevolezza nel proporre la continuità».
L’operazione resta complessa. Ma i nuovi senatori a vita piacciono al popolo dei cinquestelle. Renzo Piano è da sempre amico di Beppe Grillo, Claudio Abbado apprezzato in ampi settori del movimento. Non lo nega Francesco Campanella, fra i più influenti “moderati” del M5S: «Sono belle teste, non c’è dubbio». Non è un mistero, d’altra parte, che tra i banchi pentastellati si consumi da tempo un braccio di ferro sempre più duro
tra chi sogna un governo del cambiamento e chi immagina solo il ritorno al voto.
Sette senatori, perché la pattuglia delle Autonomie è già arruolata alla causa: «Decisamente sì – giura Nencini – altrimenti non avremmo fatto il gruppo assieme». L’esponente socialista è addirittura più ottimista. E ammette: «Io da tempo mi confronto con il senatore Paolo Naccarato». Che milita nel centrodestra con Gal.
E il Pdl? Non tutti ritengono che sia pronto a reggere alle tensioni: «Io ne ho viste tante, tutto può essere…», ammette Razzi. Via dell’Umiltà, comunque, non resterà a guardare. «Non credo che cadrà il governo – confida il senatore del Pdl Luigi Compagna – E poi scusate: se il Pd è l’aereo che bombarda, dalla nostra c’è Verdini, che in questa partita è la contraerea…».
It still does not appear right to have senators or any other official elected for life. Their ideas get stale after a while and are not effective. LIfetime office holders are not really looking out for the people that put them there. They only serve and promote their own interests. Yet maybe there are a few that should be allowed to be in office for life as they prove they are looking out and going on their platforms that got them elected and what the pubic wants and desires. IF they fail, get them out of office by whatever means necessary
While a majority of either party may not exist, but there could be some compromise if needed.
It all remains to be seen if things succeed or will it be a total bomb.
Thank you