Appuntamento da mercoledì 17 febbraio, a sabato 20 con Italian Fashion Days in South Korea, che presenta a Seoul, presso High Street Italia (spazio gestito da Ice, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), una selezione di collezioni di aziende made in Italy per l’autunno-inverno 2021/2022.
Sono in totale 26 i marchi che partecipano alla quattro giorni, grazie alla partnership tra Ente Moda Italia, Associazione Italiana Pellicceria, Assocalzaturifici e Sistema Moda Italia, presentando abbigliamento, accessori, borse e valigeria, calzature, cappelli, capispalla, knitwear e total look per uomo e donna.
Solo per citarne alcuni, Andrea Cardone Italia, Bun, Onyx, Rfr Fabiano Ricci, Suprema, Tosato 1928 e Zerosettanta Studio.
L’iniziativa è realizzata con il supporto di Ice che, oltre ad aver messo a disposizione la location, coordina la promozione della rassegna in loco e contribuisce al progetto anche attraverso la piattaforma digitale Ice Fiere Smart 365.
Gli Italian Fashion Days vedono inoltre il coinvolgimento dell’Ambasciata Italiana a Seoul. «Emi e le piccole e medie aziende continuano a dimostrare dinamismo e voglia di fare, nonostante la situazione emergenziale che stiamo vivendo, con l’attuale impossibilità di viaggiare e la chiusura dei mercati. Nuotiamo controcorrente, ma ce l’abbiamo fatta – afferma Alberto Scaccioni, amministratore delegato di Ente Moda Italia -. A spostarsi questa volta sono solo i campionari, che verranno poi affidati a sales manager locali, in modo da mantenere contatti e visibilità. Questa azione di ricezione e conoscenza dei campionari ci è stata richiesta proprio dai buyer coreani, segno che le attività fieristiche in presenza sono e continuano a restare fondamentali. Se ce l’abbiamo fatta è grazie a tutte le associazioni di categoria che aderiscono a Confindustria Moda e a Ice».
Roberto Tadini, presidente di Aip-Associazione Italiana Pellicceria, sottolinea che la Corea è il quinto mercato per l’export del settore. «Italian Fashion Days in South Korea – aggiunge – è un segnale di ripresa sia per le aziende produttrici, che per i compratori».
«In questo momento è ancora più importante mantenere il presidio sui mercati export più strategici, attraverso eventi b2b specifici – riflette Siro Badon, presidente di Assocalzaturifici e Micam Milano – La Corea del Sud è un’area estremamente dinamica, che ha premiato la calzatura italiana con una continuità unica nell’ultimo decennio e una crescita costante delle vendite. Grazie al supporto di Ice Agenzia e all’organizzazione operativa affidata a Ente Moda Italia, credo si stia dando un segnale di resilienza straordinario al sistema. Il formato ibrido, pur con le inevitabili complessità logistiche che comporta, rappresenta tuttora una soluzione da percorrere, fino a quando non riusciremo a portare direttamente le imprese italiane sui mercati».
In conclusione le osservazioni di Marino Vago, presidente di Smi: «Si tratta di un segno di speranza, coraggio e rilancio. Elementi che non sono mai mancati, durante questo annus horribilis, in noi imprenditori. Una formula alternativa alle fiere fisiche su un mercato che, da sempre, apprezza la moda italiana».
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