N° 21 disegnato da Alessandro Dell’Acqua, per l’autunno/inverno 2022-2023, aggiorna il vocabolario maschile e femminile. “Per questa collezione” dichiara Alessandro Dell’Acqua, “ho pensato a tanti tipi di donna, non a una in particolare, e partendo dalla sartoria ho reso femminile l’intera parte maschile con corsetti e forme attillate in vita”.

E una co-ed donna e uomo, nella quale lo stilista ha ripreso il bias cut, il taglio a sbieco con una costruzione anni ’40 di micro e macro paillettes nei toni champagne, nero e verde bosco, costruendo top, abiti corti e long dress.
“La parte femminile”, sottolinea, “è realizzata con tessuti tipicamente inglesi, come i bustier e gli abiti trompe l’oeil. Ho voluto creare un contrasto tra femminile e maschile, che è molto presente in passerella, ma inserendolo in un contesto sartoriale, dove c’è meno casual”.
Le stampe ricamate sono tutte nate dall’idea di un pattern hawaiano, che Dell’Acqua ha reimmaginato con ricami couture “molto pesanti” e una maglieria fatta per lo più di mohair traforato e drappeggi.

In passerella, sulle note di Love is a punk di Louisahhh, Love is a batefield di Pat Benetar, e Vitamin C di Can, sfilano giacche e cappotti dal taglio militare, abiti in chiffon crépon, orlati in tessuto Harris Tweed, trasparenze e maglie ‘corazza’. Menzione speciale per la maglieria, con lavorazioni jacquard valorizzate da interventi in neoprene o in mohair scaricato, leggero, quasi impalpabile.
L’uomo N°21 al pantalone preferisce invece gonne lunghe a grosse pieghe e camicie hawaiane, mentre a completare i look la borsa Loulou e ai piedi mocassini dal tacco basso e punta metallizzata, pump e sandali con tacco laccato.

Una collezione che sembra pensata per lasciarsi alle spalle stereotipi di ogni genere e che è anche un inno al tornare a vivere. “Ora sembra si stia tornando alla normalità, c’è molto fermento”, afferma lo stilista. “Se ripartiamo sarebbe una bella cosa per tutti. Noi non abbiamo avuto un impatto devastante, abbiamo sempre lavorato con l’online e non ci siamo mai fermati. Certo, il momento è stato duro, ma non devastante, e per il 2022 c’è grande entusiasmo”.
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