Dopo una stagione di ripresa di molte nazionalità extra UE, di particolare attenzione sono le nuove attese per UK e Cina. Se i secondi sono previsti a cominciare da quest’estate, i britannici hanno ripreso a viaggiare verso l’Italia già da molto tempo. Tra moda, cibo e cultura, le città italiane continuano ad affascinare i turisti UK.
L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea ha avuto luogo il 31 gennaio 2020. Da allora sono stati numerosi i cambiamenti, come l’istituzione di un regime di pieno controllo frontaliero a cui è necessario adempiere per la movimentazione di merci in entrata e in uscita dal paese.
Ma non solo. La Brexit ha però favorito l’abilitazione del Regno Unito al Tax Free Shopping e oggi, dopo soli 3 anni, è possibile annoverare i britannici come una delle nazionalità emergenti in questo ambito.
Un’opportunità che i turisti UK non si stanno facendo sfuggire e che, secondo i dati di Global Blue, viene sempre più colta: già a inizio 2023 la spesa tax free registrata da gennaio a febbraio è cresciuta del 18%.
Anche il loro scontrino medio si mostra elevato: 1.145 euro in media tra i mesi di gennaio e febbraio 2023 (1.087 nel mese di gennaio e 1.200 a febbraio). L’abbigliamento rimane anche per i britannici, come per la maggior parte delle nazionalità, la categoria merceologica preferita, con un 76% sul totale.
Di assoluto rilievo anche l’acquisto di orologi e gioielli, con una quota pari al 19%.
Milano primeggia detenendo il 39% sul totale delle vendite ai turisti del Regno Unito, con uno scontrino medio di 1.384 euro (più alto della media). La città della moda è seguita dalla capitale Italiana, Roma, che registra il 22% delle vendite e uno scontrino medio di 1.294 euro. Firenze presenta una bassa percentuale sulle vendite ai turisti UK, il 9%, ma un significativo scontrino medio di 1.098 euro.
Uno scenario simile viene registrato a Venezia, che infatti ha solo un 7% sul totale delle vendite ma un alto scontrino medio di 1.191 euro. I turisti britannici non viaggiano molto verso il Sud Italia: l’area infatti detiene solo l’1% delle vendite con uno scontrino medio di soli 741 euro. Nei mesi a venire, con l’arrivo della bella stagione, si potrebbe auspicare a maggiori partenze verso le bellissime spiagge e città del meridione.
Un apporto, quello dei turisti UK, che contribuisce alla ripresa della spesa tax free verso i livelli pre-Covid. Traguardo che però sarà pienamente raggiungibile solo con il ritorno dei global shopper cinesi, che hanno ripreso a viaggiare verso l’Italia a seguito della recente riapertura delle frontiere.
Le prospettive sono incoraggianti, come si evince dal barometro mensile di Global Blue secondo cui in Europa il tasso di recovery della loro spesa Tax Free è stato del 33% a febbraio, in deciso aumento dal 17% registrato a gennaio. E con segnali positivi anche dal dato relativo alla loro intenzione di viaggiare, aumentata dal 62% nell’ultimo trimestre 2022 al 76% nei primi due mesi del 2023.
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