Aprile 26, 2024

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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L’OPERA PELLEGRINAGGI. I MISTERI, I CAMBI AL VERTICE E 15 MILIONI “PARTITI” VERSO L’AFRICA

Opera_Romana_PellegrinaggiMonsignor Liberio Andreatta richiamato in fretta e furia al comando dell’Opera romana pellegrinaggi       – La gestione del predecessore ghanese, padre Caesar Atuire, ha lasciato buchi milionari e sospetti    – Disavanzo di 3,5 milioni, altri 15 spariti e di padre Cesar si sono perse le tracce.

Mons Liberio AndreattaMONS LIBERIO ANDREATTA Un cambio di vertice deciso all’improvviso e senza dare alcuna spiegazione. Non una nota o comunicazione ufficiale. Una situazione finanziaria disastrosa, con un disavanzo di oltre 3 milioni e mezzo di euro. E sullo sfondo una serie di veleni raccolti in un dossier anonimo, l’ennesimo, che racconta di 15 milioni di euro partiti verso l’Africa e mai tornati.

Mons AndreattaMONS ANDREATTA  Stiamo parlando dell’Opera romana pellegrinaggi, organismo sotto il controllo diretto del cardinale vicario del papa, Agostino Vallini, e da pochi mesi tornato nelle mani del monsignore Liberio Andreatta.

Un’istituzione storica del Vaticano, che negli anni ha trasformato i percorsi di preghiera in un business a sei zeri. E che, grazie a un catalogo di viaggi sacri con mete in ogni parte del mondo, da Fatima alla Terra Santa, rappresenta un punto di riferimento per milioni di fedeli. Bastano i numeri per capire l’importanza. Vero e proprio colosso nel turismo religioso, l’Orp è leader di un mercato che, solo in Italia, ogni anno, fa girare oltre 4 miliardi di euro.

Da pochi mesi Andreatta è di nuovo amministratore delegato, carica che aveva già ricoperto fino al 2007. La sua seconda nomina è arrivata a fine gennaio, poche settimane prima dell’annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI, senza alcun preavviso. E soprattutto senza alcuna motivazione apparente, se non quella di cercare di salvare una situazione al limite del crac, con un bilancio in rosso e un deficit con punte di 3,5 milioni.

Colpa della gestione finanziaria portata avanti del predecessore, padre Caesar Atuire. Classe 1967, nato in Ghana, ma con un curriculum costruito in Europa, tra Londra e Roma, Atuire scala rapidamente tutte le posizioni dell’Opr, diventandone prima vicedirettore, poi direttore. E infine, sei anni fa, va a sostituire Andreatta nel ruolo di amministratore delegato.

IGNAZIO MARINO E IL CARDINALE AGOSTINO VALLINIIGNAZIO MARINO E IL CARDINALE AGOSTINO VALLINI

Pastore con uno spiccato fiuto per gli affari e manager disinvolto, è lui a dare il placet ad accordi milionari con diverse compagnie dei cieli, per creare una rete di charter di dio. E non solo. Gli investimenti sono ampi e variegati. Nell’ottica di raggiungere un target sempre più esteso e più giovane, viene ideata, in collaborazione con la Mondadori, una linea di cofanetti dedicati ai viaggi dello spirito.

Vengono poi battezzati nuovi tour multimediali nella basilica di San Giovanni, grazie all’acquisto di decine di ipertecnologici Ipod targati Apple e tutti dedicati ai credenti in visita a Roma. Ma all’inizio dell’anno il lavoro di Atuire s’interrompe bruscamente. Al suo posto viene rimesso in tutta fretta Andreatta.

Mentre i conti in rosso dell’ente finiscono sotto la i riflettori dell’Aspa, organo che gestisce l’amministrazione del patrimonio del Vaticano. Un avvicendamento di cui nessuno all’Orp vuole parlare. Le bocche sono cucite e c’è l’ordine di non commentare le indiscrezioni circolate in questi mesi nelle stanze dei cardinali.

Racconti che non solo descrivono un bilancio disastrato, ma rivelano anche una presunta fuga di denaro. Una somma da capogiro, che sarebbe volata verso l’Africa, assieme ad Atuire. Di sicuro la destituzione del prete ghanese non è stata decisa in serenità.

cardinale valliniCARDINALE VALLINI  Oggi, infatti, nonostante Atuire sia incardinato nella Diocesi di Roma, nessuno nella sede dell’Opera dei pellegrinaggi, sa dove si trovi. E anche chi lo sa preferisce tacere. Persino le persone che hanno lavorato con lui in questi ultimi anni si chiudono in un no comment. “Padre Cesare dove sei?” gli scrivono alcuni amici italiani sulla bacheca Facebook. Lui non risponde.

Ma le foto dove appare in contesti esotici, insieme a coccodrilli, lo fanno per lui. Dopo le dimissioni dall’Orp, Ceaser Atuire è tornato nella sua terra d’origine. Oggi si trova ad Apam, città sulla costa della regione centrale del Ghana. Da lì segue alcuni progetti di Amicus, onlus italo-ghanese, che lui stesso ha fondato nel 2002.

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