The Italian Listed Brand
A quasi un mese dal suo debutto, il nuovo indice Ftse Italia Brands, (vedi articolo) che include le 22 società quotate comprese nella vetrina Italian Listed Brands e già appartenenti al Ftse Italia All-Share, rallenta rispetto alle simulazioni precedenti, ma si conferma tra i migliori indici italiani per andamento, con un incremento di 6,22 punti percentuali dall’inizio del 2018 (i dati sono al 12 gennaio). L’indice beneficia della forte accelerata dei titoli automobilistici (Fca e Ferrari) che hanno sprintato dai primi giorni dell’anno. Mentre queste prime sessioni, salvo alcuni casi (vedi la crescita di Ovs e il rimbalzo di Piquadro) non sono state particolarmente favorevoli al comparto moda, con azioni che, dopo qualche saliscendi, hanno mantenuto la linea di galleggiamento (Ferragamo, Cucinelli, Tod’s e Yoox), se non registrato qualche leggera presa di profitto (come Moncler).
Tra gli indici, a segnare la performance migliore, con un +9,76%, è il Ftse Mib Banks 15% Capped, che raggruppa i titoli delle maggiori banche italiane (e dove il peso di ciascun titolo non può superare il 15% del totale), mentre l’indice principale, il Ftse Mib (anch’esso molto sensibile alle banche) che riunisce le società italiane con maggiori capitalizzazione, flottante e liquidità, ha registrato un incremento del 7,21 per cento. Precedono, per andamento, l’Italia Brands Index anche il Ftse Italia All-Share Capped, che misura l’andamento dei maggiori settori dell’industria e del mercato di capitali italiani, il Ftse Italia All-Share e il Ftse Italia Pir Large and Mid Cap, il cui incremento, dall’inizio dell’anno in corso, è stato, rispettivamente, di 6,86, 6,84 e 6,56 punti percentuali.
Il Ftse Italia Brands ha dunque rallentato la corsa rispetto all’accelerazione registrata a un anno (performance simulata, in quanto l’indice ha debuttato il 18 gennaio 2017), periodo in cui risulta in guadagno del 38,5%, dietro solo all’indice dei Pir (Ftse Italia Pir Star) e al Ftse Italia Star.
La lista dei titoli del Ftse Italia Brands è stata definita da un panel di esperti settoriali che, oltre alle adeguate caratteristiche di investibilità, ha considerato i principali asset intangibili di queste società, come la percezione del brand tra la propria base di clienti e il posizionamento distintivo rispetto ai competitor. Due i settori di maggior peso nel nuovo indice, quello dell’automotive & parts (con, tra gli altri, i titoli di Brembo, Ferrari, Fca, Piaggio e Pirelli) e quello dei personal goods, con l’inclusione dei principali player italiani del lusso: Brunello Cucinelli, Damiani, Geox, Luxottica, Moncler, Ovs, Piquadro, Safilo, Salvatore Ferragamo, Tod’s e Yoox Net-A-Porter. Le caratteristiche principali dei brand italiani prescelti sono: creatività, eccellenza, innovazione e vocazione all’internazionalizzazione.
La capitalizzazione di mercato delle 22 aziende è pari a 110 miliardi di euro, mentre sono 13 i miliardi raccolti dal 2000 via Ipo e investimenti. L’indice, che tra i brand del settore moda quotati in Piazza Affari esclude solo Aeffe, Italia Independent, Stefanel e Caleffi, è un indice aperto, pronto ad attirare anche società straniere.
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