History
Music has had a fundamental role in Florence’s cultural life since the late sixteenth century, when, from the intellectual and artistic experience of the “Camerata dei Bardi”, melodrama was born.
Today’s center for muisc and dramatic art is the Theater of the Maggio Musicale Fiorentino, which has its headquarters in the Municipal Theater of Florence.
Since 1933 this institution organizes every year the Maggio Musicale Festival, the most ancient and prestigious festival in Europe toghether with Bayreuth’s and Salisbury’s Festivals, plus annual seasons of high quality concerts, opera and ballet.
The Municipal Theater was engineered in 1862 by architect Telemaco Bonaiuti, based on an existing outdoor arena called “Florentine Politeama”.
Today the Theater’s actual structure consists in a large pit, a row of balconies and two large galleries for a total of 2003 seats. Right beside the pricipal stage, there’s a secondary stage, called “Piccolo Teatro”, a modern foyer containing up to 600 seats.
Partially destroyed twice, once in 1944 by a bombardment, and again in 1966 by a flood, the Theater was both times promptly restored, symbolizing the city’s will of rebirth and strong civic sense (symbolized as well by the special concert staged in Piazza
della Signoria in 1993, right after the terrorist attack at the Uffizi Gallery).
The most prestigious names of international music have performed on our stage: conductors such as Vittorio Gui, Bruno Walter, Wilhelm Furtwängler, Dimitri Mitropoulos, Zubin Mehta, Herbert von Karajan and Riccardo Muti; the divine Maria Callas; Pietro Mascagni and Richard Strauss, Paul Hindemith and Bela Bartòk, Igor Stravinskij and Luigi Dallapiccola, Luigi Nono, Karlheinz Stockhausen and Luciano Berio as interpreters of their own works.
Along with these excellent musicians and singers, directors and scenographers such as Max Reinhardt and Gustav Gründgens, Luchino Visconti and Franco Zeffirelli, Luca Ronconi and Bob Wilson, Giorgio De Chirico and Oskar Kokoschka.
Founded in 1933 by Vittorio Gui, the Maggio Musicale Fiorentino festival is one of the most important festivals worldwide. Born as a three-year event, it became annual in 1937, and since then it is an unmissable appointment for all music and opera lovers. Since its origins Maggio Festival imposed itself to international attention because of some original cultural choices: first of all, the attention given to “visuality” issues in lirical opera’s staging, followed by the decision to seek the cooperation with the best theater directors and set and cotumes designers as well as interantionally known painters and sculptors, was a crucial step for the development of modern opera. Then, the constant exploration of twentieth century’s music, from its avantgardes to its most recent experiences – often pursued with the authors themselves – toghether with the rediscovery of some forgotten masterpieces of the past led to phenomena such as Rossini-Renaissance and to Donizetti’s and Verdi’s first works re-evaluation.
Not to forget some thematic editions of the Festival, which inquired on certain moments of music’s history, such as the Rossinian
festival in 1952, or those of 1964, 1994 and 1995, dedicated respectively to Expressionism, twentieth century’s history and first Romanticism.
And last but not least, the constant presence of great interpreters, conductors and singers has always been an essential part of these ambitious projects, allowing sometimes even to re-interpret traditional pieces of art with innovative points of view.
While the Festival takes place in May and June, the Theater’s activity goes on all year long with its opera, concert and ballet season and the special summer perfomances staged in the magnificent scenario of Boboli’s Garden: a rich and wide ranged music program which provides an unmissable occasion for an interational audience.
italian version:
Storia
Nella vita artistica di Firenze la musica ha avuto un ruolo fondamentale: qui è nato, alla fine del ‘500, sulle teorie e le esperienze della Camerata dei Bardi, il melodramma. Oggi il centro della musica fiorentina è il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino che ha sede al Teatro Comunale e realizza il Maggio Musicale, il più antico e prestigioso Festival europeo, insieme a Bayreuth e Salisburgo, stagioni annuali concertistiche, liriche e di danza di assoluto rilievo. Il Teatro Comunale ha origine dal Politeama fiorentino, progettato nel 1862 da Telemaco Bonaiuti, un’arena all’aperto da cui prese avvio l’attuale struttura. Oggi il teatro è costituito da una vasta platea, un ordine di palchi e due grandi gallerie semicircolari ad anfiteatro per una capienza complessiva di 2003 posti a sedere. Accanto alla sala principale si trova il Piccolo Teatro, un moderno “ridotto” che può accogliere circa 600 spettatori. Parzialmente distrutto due volte, nel 1944 da un bombardamento e nel 1966 dall’alluvione, il Comunale è stato prontamente restaurato, a simboleggiare la volontà di rinascita ed un impegno civile della città (come espresso anche in occasione del grande concerto di Piazza della Signoria dopo l’attentato agli Uffizi del 1993). Sul palcoscenico del Comunale si sono alternati i nomi più prestigiosi della musica di questo secolo: direttori quali Vittorio Gui, Bruno Walter, Wilhelm Furtwängler, Dimitri Mitropoulos, Zubin Mehta, Herbert von Karajan e Riccardo Muti, la “divina” Maria Callas, Pietro Mascagni e Richard Strauss, Paul Hindemith e Bela Bartòk, Igor Stravinskij e Luigi Dallapiccola, Luigi Nono, Karlheinz Stockhausen e Luciano Berio quali interpreti delle loro stesse musiche. Al loro fianco registi e scenografi di eccezione quali Max Reinhardt e Gustav Gründgens, Luchino Visconti e Franco Zeffirelli, Luca Ronconi e Bob Wilson, Giorgio De Chirico ed Oskar Kokoschka. Fondato nel 1933 da Vittorio Gui, il Maggio Musicale Fiorentino è il più antico festival italiano ed uno dei più importanti a livello internazionale. Nato come manifestazione triennale e divenuto già dal 1937 appuntamento annuale, è da allora una delle mète obbligate per gli amanti della musica. Fin dalle sue origini il Maggio Musicale si è imposto all’attenzione mondiale per alcune scelte culturali di fondo, originali e mai smentite. In primo luogo, l’attenzione rivolta ai problemi della “visualità” nell’opera lirica, chiamando a collaborare al festival fiorentino i maggiori registi teatrali e cinematografici del nostro secolo ed una nutrita schiera di celebri pittori e scultori di fama, come scenografi e costumisti: una scelta, sviluppata a Firenze prima che altrove, che si è rivelata decisiva per lo sviluppo della moderna drammaturgia operistica. Quindi la costante esplorazione del Novecento musicale, dalle sue avanguardie storiche fino alle esperienze più recenti, attraverso la presenza attiva degli stessi compositori, accompagnata dalla riscoperta di opere ed autori del passato: così, fenomeni come la Rossini-Renaissance, nonché la rivalutazione di Donizetti e del primo Verdi, hanno avuto i loro inizi sul palcoscenico del Teatro fiorentino. Né si può dimenticare l’indagine approfondita su alcuni momenti della storia della musica, grazie a edizioni del festival tematiche, quali il Maggio rossiniano del ’52; quelli del ’64, ’94 e ’95, dedicati rispettivamente all’Espressionismo, al Novecento storico ed al primo Romanticismo. Infine, la presenza costante di grandi interpreti: direttori, solisti e cantanti, indispensabili per la realizzazione di progetti tanto ambiziosi e tali da consentire, grazie anche all’apporto di regie e scenografie innovative, vere e proprie “riletture” delle partiture e delle opere più tradizionali. Se il Festival occupa i mesi di maggio e giugno, l’attività del Teatro si estende per tutto l’anno con la Stagione di Opere, Concerti e Balletti, e gli spettacoli estivi nella magnifica e monumentale cornice del Giardino di Boboli: un’offerta ininterrotta e variegata di occasioni musicali per incontrare un pubblico internazionale, esigente e qualificato.
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