500 ANNI DI STORIA DI UNA DELLE PIU’ ANTICHE E PRESTIGIOSE BANCHE DEL PAESE CANCELLATI IN 5 GIORNI.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA
una storia incredibile.
Cresce la rabbia in città, tutti chiedono la verità. Un disastro che pagheranno i cittadini di Siena e gli Italiani (perchè già pronti mezzo miliardo di euro di Monti-bond).La previsione è davvero sconfortante: entro il 2015 MPS prevede la “completa razionalizzazione dell’assetto del gruppo con incorporazione delle controllate”, il che comporta la chiusura di 400 filiali con esubero di 4600 lavoratori. In molti pensano ad azioni di responsabilità contro i vecchi vertici
22/01/2013 – 21:18
Ora a Siena tutti vogliono sapere, tutti vogliono conoscere la verità, tutti sono pronti a chiedere che Banca Monte dei Paschi e gli organi di controllo siano preparati a promuovere azioni di responsabilità contro i vertici che hanno guidato la banca fino all’aprile scorso.
Le ultime notizie sulle operazioni dei derivati, hanno fatto messo in secondo ordine tutti gli altri appuntamenti che la città si sta preparando a celebrare: dalle prossime elezioni amministrative per il Comune al cambio dei vertici della Fondazione Mps in programma nel mese di luglio. Senza dimenticare le inchieste aperte dalla procura.
In città sale la tensione e anche la rabbia: oggi molti ricordano che l’ex presidente Giuseppe Mussari, che in serata si é dimesso dall’Abi, e l’ex dg, Antonio Vigni, sono anche gli autori dell’operazione Antonveneta.
Quell’acquisizione a cui molti fanno risalire i guai della banca: la necessità di ricorrere pesantemente ai Monti bond e il piano di ristrutturazione con pesanti tagli ai dipendenti. Rocca Salimbeni, che giovedì riunisce il Cda, ha parlato con due diverse note, in pratica confermando quanto riportato da Il Fatto Quotidiano.
E in serata Giovanni Alberto Aleotti, membro del Cda, pur evitando di parlare della passata gestione, conferma “il grande lavoro” e “la trasparenza” con cui opera il nuovo Consiglio. Siena si stava preparando con curiosità all’Assemblea dei soci convocata per venerdì dal presidente Alessandro Profumo e dall’ad Fabrizio Viola. Curiosità cresciuta dopo la notizia della presenza, annunciata, di Beppe Grillo e Oscar Giannino.
Ma anche questo oggi interessa meno, mentre preoccupano di più i tagli alle sponsorizzazioni, anche delle squadre di calcio e basket, di cui già si parla. Il candidato a sindaco del centrosinistra, e già primo cittadino, Franco Ceccuzzi, e il presidente della Provincia Simone Bezzini, si prendono la loro rivincita: “il cambiamento era urgente” dicono.
Del resto nell’ottobre scorso Viola, per la prima volta, aveva annunciato che stava rivisitando alcune operazioni riguardanti i derivati. Logico che, se qualcosa è emerso, l’ad non si sia tenuto per sé i risultati ma li abbia condivisi con il presidente Profumo, con il Cda ed, è probabile, anche il maggior azionista di maggioranza, quella Fondazione guidata da Gabriello Mancini che oggi preferisce non commentare.
E’ probabile che anche di questo parlerà venerdì all’assemblea straordinaria convocata per dare al Consiglio la delega per il possibile aumento di capitale.
E venerdì oltre a Grillo e Giannino, sono già certi gli interventi di due assidui frequentatori delle assemblee della banca. Pier Paolo Fiorenzani (ex assessore provinciale, dirigente del Pd ma, soprattutto, presidente dell’associazione pensionati esattoriali del Monte) è “sconvolto” perché, da senese, si sente “tradito dal pozzo senza fine del disastro Mps” e chiede “un’ampia e rapida conclusione delle indagini”.
Un’idea questa che fa sua anche Romolo Semplici, piccolo azionista, presente a tutte le assemblee e sempre pronto a chiedere a Mussari di avere notizie su certe operazioni che riguardavano i derivati: “Mi dicevano che ero pazzo e che facevo il male della banca. Bisogna fare pulizia e ripartire da zero”.
Il tutto mentre la procura senese giovedì ha in programma un’udienza preliminare sull’inchiesta che riguarda l’aeroporto di Ampugnano. 14 gli indagati e tra loro l’ex presidente Mussari.
Fonte comunicati stampa: ANSA
Commenti e analisi: Alessandro Sicuro
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