TUTTI CONTRO ANSALDO BREDA E NON SOLO I COMPETITORS ADESSO ANCHE I DIRIGENTI ITALIANI
In seguito a un’audizione alla camera ieri 21 gen 2014, Finmeccanica ha dichiarato di aver intenzione di “deconsolidare” le proprie attività nell’energia e nei trasporti per concentrarsi sui settori elicotteri, droni, aerospazio e difesa. A confermare la strategia di disimpegno dalle Ansaldo è l’amministratore delegato Alessandro Pansa.
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Perché un polo di eccellenza da anni ritenuto il migliore nel suo settore, adesso riceve tante critiche? Clienti storici europei che disdicono in blocco gli ordini. Olanda, Belgio e adesso anche gli Svedesi che rescindono i contratti adducendo motivazioni sospette di non affidabilità tecnica. In particolare per la facile usura dei materiali, dicono i detrattori, e pare, per i problemi in caso di neve.
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In un momento di facili dismissioni e acquisti a buon mercato delle aziende italiane, con una nazione in preda alla speculazione più selvaggia, queste dimissioni appaiono un po’ sospette anche perché sembrano fare presa sulla stessa dirigenza di Finmeccanica, di cui AnsaldoBreda fa parte, e sul governo Italiano. La concomitanza delle disdette europee con l’atteggiamento della dirigenza italiana fa propendere per una azione convergente ai danni di questa compagnia.
In Italia abbiamo un vasto campionario di casi analoghi. Per citarne qualcuno, per esempio : Franco Bernabe’ ex capo di Telecom, col suo avvento è stato come iniettare un virus di influenza nel corpo incontaminato di un indigeno dell’Amazzonia, condannandolo a morte certa. Anche se il virus Bernabè è risultato anche peggiore in quanto il manager è stato messo lì da poteri economici potentissimi e ben determinati a svendere Telecom.
Adesso vediamo il neo eletto Amministratore delegato Alessandro Pansa. Del quale dicono che negli anni 80 abbia avuto una sospensione di sei mesi dalla Bocconi (università di Milano), per aver contraffatto il libretto degli esami. Secondo quanto riportato dall’espresso, e dichiarato da un portavoce di Pansa stesso: “si trattò di una vicenda legata alla trascrizione sbagliata del voto di un esame, che Pansa aveva corretto di proprio pugno, cosa che non avrebbe dovuto fare perché sarebbe dovuta essere l’università a farlo”. In realtà alcuni pensano che la mossa del voto abbia permesso all’AD di FinMeccanica di arricchire ili suo curriculum ed accedere di conseguenza a un programma di scambio con l’università di New York. E’ figlio di Giampaolo Pansa, noto giornalista ed opinionista . Insediato in Finmeccanica da Monti, in seguito all’arresto per corruzione internazionale del predecessore Giuseppe Orsi.
La sua filosofia aziendale punta, anche con esplicita richiesta all’Unione Europea, ad investire di più sulle tecnologie militari in quanto ritenute da lui investimenti che generano il maggior ritorno per il reddito nazionale. Tra i progetti che Pansa caldeggia ci sono i droni, veicoli senza pilota per uso militare e di sicurezza civile senza pilota. in linea di principio potrebbe anche aver ragione, con buona pace dei pacifisti, i dreni ad esempio potrebbero sostituire per la sicurezza nelle citta e del territorio in genere e per il controllo delle coste, e di conseguenza del flusso di migrazione spesso non solo fatto da migranti in fuga ma da trafficanti di droga ed armi. Questo non vuol dire dismettere o rendere talmente debole il comparto di mobilità civile da essere preda di speculazione e quindi mettendo a rischio l’impiego.
I fatti recenti di Ansaldo : Pistoia, 9 novembre 2013 – La holding “scarica” la controllata. Ancora una volta, senza appello, innescando polemiche e prese di posizione durissime da parte di chi vede proprio nel management la causa di tutti i mali. «Il nostro problema ha un nome: quello di AnsaldoBreda». Non poteva essere più esplicito, il numero uno di Finmeccanica per ribadire la sua posizione di sempre e mandare così un nuovo, chiarissimo, segnale al Governo, in mezzo alla decisione sulla cessione delle quote dell’azienda pistoiese-napoletana. Per l’amministratore, la performance negativa della controllata che produce treni, ha «eroso in misura consistente» gli effetti positivi delle azioni di ristrutturazione avviate nei comparti core (aerospazio e difesa), contribuendo così negativamente alla performance del gruppo che ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un rosso di 136 milioni di euro, rispetto all’utile di 141 milioni dello stesso periodo del 2012.
Pansa ha sottolineato che la società guidata da Maurizio Manfellotto «non ha raggiunto alcuno degli obiettivi assegnati, realizzando ordini per soli 63 milioni di euro, ricavi per 402 milioni di euro, Ebita (utili al lordo di imposte, interessi e ammortamenti) negativo per 94 milioni di euro». Conti disastrosi.
Per il 2013, tuttavia, il gruppo Finmeccanica prevede di realizzare un utile netto consolidato positivo, anche grazie alla chiusura dell’operazione di cessione di Ansaldo Energia, previsto entro la fine dell’anno.
Comunque, a fronte di ricavi per l’intero esercizio 2013 in linea con le previsioni formulate in sede di predisposizione del bilancio 2012, «il perdurare della grave crisi di AnsaldoBreda —ha ripetuto Pansa — non consentirà di raggiungere gli obiettivi di redditività attesi per il 2013»: per l’Ebita, quindi, è attesa una riduzione pari a circa il 5-10% rispetto alla stima di 1,1 miliardi.Per questa ragione, Finmeccanica ha ribadito di voler mettere mano alla situazione di AnsaldoBreda:
«Risulta necessario — si legge nella nota sui conti — anche per individuare un assetto adeguato del comparto, avviare una discontinuità strategica e operativa» in AnsaldoBreda, reindirizzandone il percorso di ristrutturazione su tre «stringenti linee d’azione»: completamento delle commesse in corso, ottimizzandone la performance industriale ed economico-finanziaria; acquisizione di nuove commesse solamente a termini contrattuali e livelli di redditività adeguati rispetto agli obiettivi
della ristrutturazione; di conseguenza, ridisegno della configurazione aziendale in modo strettamente coerente con il portafoglio ordini da sviluppare nel periodo. Una cura da cavallo, insomma. Si tratta in effetti di un monito all’esecutivo, il quale a sua volta è costretto a mediare tra le volontà Finmeccanica e quelle dei sindacati. La holding vorrebbe chiudere il prima possibile l’operazione cessione, malgrado le difficoltà incontrare con i potenziali acquirenti. Sia gli americani di General Electric sia i giapponesi di Hitachi rail, primi «indiziati», non sembrano infatti per niente interessati a entrare in AnsaldoBreda, ma concentrerebbero le loro attenzioni soprattutto su Ansaldo Sts. La società pistioese-napoletana sarebbe soltanto una contropartita. Allo stesso modo, non è ancora chiaro se Cassa depositi e prestiti potrà avere un ruolo nella vicenda. Viene così svenduto il comparto strategico produttivo civile per favorire i comparti militari. Il nostro parere è che un governo autorevole debba avere voce in capitolo su questo tipo di vicende. Al di là dal ricostituire carrozzoni statali obsoleti ed improduttivi occorre avere una visione di lungo termine prima di avallare operazioni di svendita che hanno validità solo nel breve periodo. Questo significa salvaguardare i posti di lavoro, ma anche non dover essere costretti, tra qualche anno, a comprare gli stessi treni, dagli stranieri a cui li abbiamo regalati. La mossa strategica ottimale dovrebbe essere, piuttosto la cessione delle compagnie di eccellenza, agli stranieri, la cessione in blocco di tutti questi manager e della politica che li sostiene. E per far crollare definitivamente la loro economia gli inviamo anche i sindacati.
Alessandro Sicuro
Thank you for such an informative and interesting article
Why if at one time there had been so much praise and orders then all the criticism and apparent loss of orders? It seems like it could be due to inferior work and craftsmanship, and/or possibly something else. Which I would think that the appropriate person or people would need to investigate and when the actual cause is determined, make reommendations on correcting the problem. THen making every effort to ascertain that the problem is correct and put something in place so that this never happens again. At all the industries that are suffering, this needs to be done. Pansa and Breda seem to be behind much of this and what others associated with him are in collaboration with him.
An independent party separate from the industry and government should oversee everything. But with appropriate government involvement. There are so many qualified workers that need only the chance to continue doing a fantastic job and others that would welcome the chance to do so.
Things need to be turned around and get these excellent products back on track and back in the public eye and winning contracts again not loosing them.