Giugno 3, 2023

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA CI COSTA 2 MILIARDI DI EURO ALL’ANNO VOGLIAMO RISPARMIARE IL 70%?

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IL VERO RISPARMIO ENERGETICO INIZIA DA QUI

DIMENTICHIAMO I VECCHI LAMPIONI ROMANTICI DELLE NOSTRE CITTA’, ORA LA LUCE E’ TUTTA LED

I COMUNI SOSTITUIRANNO I VECCHI PUNTI LUCE CON I LED, CON LUCE PIU’ CALDA E MENO COSTOSI: SE ESTESI OVUNQUE, ESEMPIO A MILANO, PORTEREBBERO UN RISPARMIO DEL 31% IN BOLLETTA. MA IL RISPARMIO PUO’ ESSERE ANCHE DEL 70% SE SI RAGGIUNGONO ECONOMIE DIFFUSE

Se la sostituzione delle lampade venisse estesa a tutto il paese, farebbe la gioia di qualsiasi commissario alla spending review , considerato che l’illuminazione pubblica  ci costa “2 miliardi di euro all’anno…

luci ledLUCI LED

Poeti, giallisti e narratori si aggiornino: il colore delle nostre città sta cambiando. Addio vecchi lampioni giallastri che popolano letteratura e cinematografia, addio strade e piazze avvolte nella calda luce dei vapori di sodio ad alta pressione o in quella delle lampade al mercurio. L’era dei led — più neutri e rispettosi dei colori — è cominciata.

«Oggi il nostro occhio è regolato con gli schermi video — spiega Italo Rota, architetto e artista che lavora spesso con le luci artificiali —, si tratta di un’evoluzione che va di pari passo con la percezione. E poi i led restituiscono colori più autentici perché hanno una gamma molto più ampia del sodio».

Economici, durevoli ed efficienti, i led stanno conquistando sempre più amministratori cittadini in tutta Italia: da Catanzaro a Venezia, passando per Bologna, Milano, Cagliari. Il primato italiano — ma sarebbe meglio dire «mondiale» — spetta a Torraca, piccolo comune del Cilento che nel 2008 è stato il primo a convertirsi ai led.

luci ledLUCI LED

Con un investimento da 180 mila euro, ha rinnovato 600 lampioni e la bolletta è passata di colpo da 45mila a 18mila euro all’anno. «Dopo sei anni — racconta Daniele Filizola, ex sindaco — è stato un grande successo, abbiamo raggiunto tutti gli obbiettivi. Per non parlare del turismo: sono venuti da tutto il mondo a vedere Torraca illuminata dai led».

LAMPIONILAMPIONI

Da allora è stato un crescendo. Comuni medi, piccoli e piccolissimi, hanno dato il via alle più svariate sperimentazioni. Fino a Milano. «È un pallino che ho da tempo — sorride Giuseppe Tomarchio, city manager del capoluogo lombardo — ma sono i numeri a darmi ragione: abbiamo 142mila punti luce, con il passaggio ai led spenderemo in bolletta 29 milioni di euro all’anno, contro i 42 attuali. Un risparmio netto del 31 per cento». Se la sostituzione delle lampade venisse estesa a tutto il paese, farebbe la gioia di qualsiasi commissario alla spending review , considerato che l’illuminazione pubblica (come spiegato dallo stesso Cottarelli) ci costa 2 miliardi all’anno.

Carlo CottarelliCARLO COTTARELLI

Un’altra città pronta alla trasformazione è Bologna, dove l’Enel — che detiene oltre il 20 per cento del mercato nazionale dell’illuminazione pubblica — sostituirà 32mila dei suoi 45mila lampioni. «Su un totale di 2,1 milioni di punti luce che gestiamo in tutta Italia — spiega Emanuele Sguazzi di Enel Sole — quelli a led oggi sono 190 mila». E se persino Venezia — dove l’arredo urbano è materia spinosa — ha fatto arrivare i led in piazza San Marco, la trasformazione estetica sembra ormai accettata di buon grado.

LAMPADINELAMPADINE

Questa tecnologia mette d’accordo artisti e amministratori dei conti pubblici, ma non si può dire che sia totalmente esente da difetti. Gianni Forcolini, ricercatore in Lighting Design al Politecnico di Milano, è uno dei maggiori esperti in materia, oltre a essere un entusiasta dei led. «L’unico aspetto da tenere in considerazione è che si tratta di componenti elettronici e come tutti gli apparecchi di questa natura, devono essere di buona fattura. Inoltre, quando c’è da cambiarli non è come svitare delle lampadine, ma serve almeno un elettricista». Quindi, se rivoluzione dev’essere, che rivoluzione sia. Ma con un occhio alla qualità.

Ho fatto un test in casa mia, ho sostituito tutte le lampadine ad incandescenza con i led moderni, (quelli con la luce di colore caldo come le alogene per intendersi), ebbene il consumo della mia utenza domestica è sceso drasticamente del 75%, senza rinunciare alla qualità e la quantità della illuminazione. Immaginate se questa nuova tendenza venisse estesa a tutti gli utenti italiani, il risparmio privato si sommerebbe a quello pubblico.

Alessandro Sicuro

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