APRE LEOPOLDA 2014
– Fassina non ci sarà, il governo arriva copioso, la Boschi: “Un’altra Italia rispetto alla Cgil”
– Del milione e 905mila euro raccolti dalla fondazione Open per la Leopolda ne saranno spesi circa 300 mila euro
– I finanziatori non noti? “Il grosso sono famiglie toscane”…
– Oscar Farinetti, spiega alla stampa: «alla Leopolda si respira aria di “trovare soluzioni e nessuno si lamenta”.
LEOPOLDA, TAPPETO ROSSO E SI PARTE TRA QUALCHE ORA…
Qualcosa di profondo è cambiato, si contano (anche) i primi delusi del renzismo originario, è palese e Maria Elena Boschi, con sincerità, non se lo nasconde, se è vero che ieri, presentando la quinta edizione che parte stasera, ha detto: «Non venire alla Leopolda non vuol dire essere contro il governo, perché non è una iniziativa del governo. È ragionevole anche avere altri impegni. Ho invitato personalmente Stefano Fassina, continua la Boschi, che mi ha detto di aver promesso ai bambini di portarli allo zoo domenica mattina. Non per questo non faremo la Leopolda». Quasi come se la questione, adesso, non fosse più l’entusiasmo, la rottamazione, la prossima fermata Italia, il Big Bang, il futuro, ma, assai più prosaicamente: non farsi dire troppi no.
In effetti la Leopolda 2014 è cominciata con alcune defezioni – motivate a volte da disillusione, altre volte dal sibillino «ho altri impegni», o «non mi è possibile»: da Alessandro Baricco ad Andrea Guerra. Persino «il magic touch della Mari» ha dovuto lavorare molto, ma i risultati non sono disprezzabili, dal punto di vista degli innesti: ci saranno per esempio Patrizio Bertelli di Prada, Renzo Rosso di Diesel, c’è la conferma – non era affatto scontata – di Oscar Farinetti, che alla Stampa spiega: «Alla Leopolda si respira aria di “trovare soluzioni”. È un posto dove ci si lamenta poco mentre ciascuno esprime con sintesi le proprie idee di soluzione. Da lì son sempre tornato a casa con idee nuove e speranze, e spero anche stavolta». Se non compensa le uscite pesanti su menzionate, è comunque qualcosa che aiuta la squadra di Renzi ad attutire il colpo. E potrebbe anche esserci qualche sorpresa, alla quale si sta lavorando.
È chiaro che questa non è comunque più la Leopolda della speranza, ma della gestione anche machiavellica del potere; magari un potere per cambiare, questo si vedrà. Certo colpisce la fotografia di tanti ministri, sottosegretari, parlamentari, qualcosa che, se ci pensate, a quelli della Leopolda 2010 (quella Renzi-Civati) avrebbe fatto venire l’orticaria. Gente che all’epoca faceva fuoco e fiamme contro Renzi, oggi non solo ci sarà, ma avrà posti di prima fila.
Il governo arriva in forze, Graziano Delrio, Roberta Pinotti, Dario Franceschini, probabilmente Orlando, mentre altri pezzi di Pd (non solo Fassina) saranno altrove, Cuperlo per esempio in piazza con la Cgil. Non Walter Tocci, che non ritira le dimissioni da senatore. Dice Boschi: «È legittimo protestare in piazza in modo pacifico. Alla Leopolda c’è un’altra Italia che si confronta su cento temi diversi, a tavoli di lavoro dove è forse più facile parlarsi e dirsi anche quello che si sta sbagliando». Una rivendicazione orgogliosa assieme alla velata promessa di un’autocritica.
Alessandro Sicuro
I find it intriguing what is reported here, yet feel a little confused at the same time. Why should Maria Elena Woods, be disappointed or upset just because someone she personally invited not be able to attend due to other commitments that included spending time with his children and doing some long planed things. I agree that It is reasonable to also have other commitments, and that those would preclude other things that come up. But there should be contingent plans, as well as participants of equal caliber that would be able to fill that spot just in case. And still be enthusiastic about everything, never letting one’s disappointment to show.
I think even if there are disappointments and those who would defect, they still need to attend and assist in working toward positive solutions everyone might come away with some suprizes.. Yes, there are those that would complain and express their own ideas, but by sharing feelings and possibility opposing views, one never knows how they might ultimately play into working positive solutions and the common good of the country and nation.. Yet, like any country there will be rantings against the leadership, because those that are unhappy desire some change. But I believe that someone like Minister Renzi is on the correct path with his leadership and ideals. Everyone, even the dissenters should work closer together toward the betterment of ideals and problems that face the nation and they will prevail.
All told this will be a productive environment with the positive and negatives as I view it. While I may not thoroughly understand some of the issues, I am gaining more and more insight into things and know that much good is on its way for the nation people just have to have patience and work together to achieve it all.