Aprile 19, 2024

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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CONFINDUSTRIA MODA LA “GIUSTA” SEDE PER UN SETTORE CHE PERFORMA IN ITALIA

LA SEDE DI CONFINDUSTRIA MODA

 

È stata inaugurata oggi a Milano la sede di Confindustria Moda, la nuova federazione della moda, tessile e accessorio presentata nel marzo del 2017 e già operativa dallo scorso gennaio. Il taglio del nastro è avvenuto questa mattina, nei nuovi locali di via Villasanta 3 a Milano, in zona corso Sempione e a pochi passi dall’Arco della Pace. Gli spazi da 3.800 metri quadrati, nell’edificio che ha ospitato la casa-laboratorio di Nicky Chini, saranno la sede delle associazioni aderenti a Confindustria Moda (Aimpes, Aip, Anfao, Assocalzaturifici e Federorafi, con la sola eccezione di Unic), le rispettive società di servizi e le fiere ad esse collegate, oltre agli uffici della federazione stessa. “Sono momenti storici per il made in Italy”, ha commentato il presidente dell’associazione Claudio Marenzi. Che ha aggiunto: “Noi che rappresentiamo l’eccellenza artigiana nell’immaginare, creare e far sognare i consumatori, stiamo dimostrando anche la forza del fare, e bene, attraverso la nostra unione e la sede comune allestita a tempo di record”. Cirillo Marcolin, vice presidente di Confindustria Moda, gli ha fatto eco: “Confindustria Moda è nata con l’intento di dare una casa comune alle esigenze delle aziende associate alle diverse associazioni aderenti. Una casa comune che, adesso, come promesso, ha anche già una sede”.

Il progetto, che ha il proprio battesimo oggi, arriva in realtà da lontano e nasce dal confronto tra Sistema Moda Italia (Smi) e Federazione Italiana Accessorio Moda Persona (Fiamp): quest’ultima federazione, che già raggruppava le associazioni dell’accessorio, si è sciolta un anno fa proprio per lasciare spazio alla nuova entità.

L’ambizione, insomma, era quella di creare un ente che diventasse punto di riferimento per il tessile-moda-accessori (a rappresentanza di circa 67mila aziende del made in Italy per un totale di 581mila addetti) e che fungesse anche da voce politica del settore, il secondo di tutto il Paese dopo la meccanica, in tutte le sedi istituzionali. Inoltre, grazie alla nuova Federazione, le imprese associate potranno beneficiare di numerosi servizi tra cui quelli di consulenza legale, attività di lobby in tema di lotta alla contraffazione e tutela della proprietà intellettuale, consulenza sui CCNL di settore e formazione professionale. Infine, il centro studi dedicato fornirà elaborazioni e statistiche tramite la diramazione di note congiunturali, report e analisi sui diversi settori. www.veanfashion.it  www.havanaeco.it   www.juliankeen.it

E proprio il centro studi ha elaborato i dati relativi al settore tessile, moda e accessorio nel 2017. Secondo le sue stime preliminari, il fatturato del comparto (che riunisce calzature, concia, pelletteria, pellicceria, occhialeria, oreficeria-gioielleria e tessile-abbigliamento) rispetto all’anno precedente è cresciuto del 3,2% a 94,2 miliardi di euro. Nel periodo, la maggior spinta è arrivata di mercati esteri: l’export ha messo a segno mediamente una crescita pari al +5,2%, portandosi a poco meno di 61,8 miliardi di euro. Tra i settori meglio performanti, ovvero interessati da incrementi a doppia cifra, si segnalano pelletteria, pellicceria e oreficeria.

 

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