Aprile 19, 2024

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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PITTI IMMAGINE POLETTO SVELA LE NUOVE STRATEGIE CON CONNECT E OLTRE

 

La trasformazione di Pitti allo stress test del Covid: «Questa edizione ibrida è un format per il futuro»

 

Non sarà un’edizione a metà ma un’edizione doppia, quella che Pitti Immagine dedicherà alla collezioni primavera-estate 2021: ne è convinto il direttore generale Agostino Poletto, parlando del nuovo formato delle manifestazioni dedicate alla moda uomo, destinato a fare scuola anche per il futuro sul fronte delle opportunità della piattaforma digital (che potrebbero anche essere offerte ai non espositori), e del nuovo layout della Fortezza, talmente innovativo nelle intenzioni degli organizzatori, da andare bene anche post emergenza Covid-19. Sull’opportunità e la tempestività dell’evento fisico a settembre il manager non ha dubbi: «Può essere l’occasione per rimettere in piedi almeno una parte della stagione».

Cominciamo da Pitti Connect, che è la grande novità delle ultime settimane: da quando (e per quanto tempo) sarà a disposizione degli espositori?
Questa piattaforma digitale avanzata sarà attiva e visitabile dai buyer certificati e dai professionisti già da fine giugno, con ampio anticipo rispetto all’apertura delle nostre fiere fisiche a settembre, per aiutare le aziende a rispettare le tradizionali tempistiche della campagna vendite, estendendola poi fino a tutto settembre. In questo momento è fondamentale fornire una possibilità come questa, un’opportunità concreta per aziende con caratteristiche diverse quanto a dimensioni e strategie, così come per i compratori, in uno scenario che evolve rapidamente e anche imprevedibilmente.

Quali saranno i contenuti e le principali funzionalità previste?
Pitti Connect apre opportunità di nuovo business. Offre una combinazione unica di soluzioni: sul fronte networking permetterà agli espositori di aumentare la loro visibilità, attivare contatti commerciali, raggiungere anche i buyer e gli operatori del retail non presenti fisicamente in fiera, pianificare incontri e mostrare le collezioni in videochat o attraverso una showroom virtuale con funzionalità avanzate. A livello di marketplace, si tratterà di un vero e proprio strumento di supporto alla chiusura degli ordini: consentirà infatti di registrare un pre-ordine, che potrà poi essere perfezionato e negoziato attraverso la videochat.

Sarà solo una sorta di showroom virtuale di supporto alle campagne vendita o prevede anche contenuti “stile fashion week”, come da tempo accade con la fiera fisica?
Sarà molto di più di una semplice showroom virtuale. L’unicità di Pitti Connect consiste nell’offrire il meglio della tecnologia esistente in termini di presentazione, networking e marketplace associati a un layout e a una user experience ad alto tasso di coinvolgimento, che prevede una serie di esperienze in live streaming proposte dagli stessi brand, assieme a progetti speciali ed eventi digitali prodotti da Pitti Immagine. Insomma, si connoterà come una piattaforma con un ricco palinsesto di contenuti e format editoriali diversi, quasi se fosse un magazine, che invoglia ad approfondimenti progressivi.

Per far parte di Pitti Connect le aziende devono essere presenti anche alla manifestazione di settembre? Qual è il servizio che offrite?
Per le realtà che aderiscono ai saloni fisici Pitti Connect è un servizio incluso nel pacchetto di partecipazione. Al momento è dunque strettamente legato alla partecipazione a settembre, pensato per sostenere nel modo più ampio e anticipato possibile le attività commerciali e promozionali. Quanto all’apertura di Pitti Connect anche alle aziende che decideranno di non esserci a settembre, si tratta di una possibilità che stiamo valutando, vedremo nelle prossime settimane. Per quanto riguarda il lavoro di costruzione delle pagine sulla piattaforma, gli espositori potranno cominciare a consegnare i materiali relativi al loro brand e alla collezione già a partire da questo mese e fino a fine luglio, avendo a disposizione un team interno di Pitti che li assisterà in qualunque momento.

Anche se si tratta di uno spazio virtuale, ci sarà un limite massimo di espositori presenti su Pitti Connect? Quante aziende hanno già dato la loro adesione e di che tipo?
Per il momento non ci poniamo limiti sul numero di espositori su Pitti Connect. Siamo nella fase iniziale di presentazione del servizio e stiamo raccogliendo tanto interesse e tanti feedback positivi, da aziende rappresentative di un po’ tutte le tipologie di prodotto moda, sia italiane che estere. Abbiamo previsto una presenza paritaria per tutti i brand, che poi potranno differenziarsi proponendo eventi e presentazioni digitali, ma partendo dalla stessa dotazione di scheda brand e da strumenti di interazione con i buyer e con i giornalisti registrati. Crediamo molto nel progetto: in questa fase l’esperienza digitale ci sembra un aspetto imprescindibile, da associare a quella fisica, oltre che una sfida da sviluppare con ulteriori funzionalità per le prossime edizioni dei saloni.

Come procedono i lavori sul fronte della manifestazione fisica di settembre? Si è parlato di tariffe speciali per stand e hotel, qual è la reazione delle aziende?
Stiamo lavorando assiduamente con l’obiettivo di raccogliere un sufficiente numero di adesioni, cercando di supportare i brand con diversi strumenti. Dal punto di vista dell’allestimento stiamo definendo un progetto che, sotto la regia di Pitti Immagine, riesca a offrire un’ecologia innovativa degli spazi, che risponda nell’immediato alle necessità logistiche e di sicurezza che ci troviamo a dover affrontare, e a una riduzione dei costi di partecipazione per le aziende. Tenendo fermi gli standard di qualità che da sempre contraddistinguono i nostri saloni. In parallelo, siamo in fase di definizione di una convenzione con le strutture alberghiere del territorio fiorentino sotto l’egida del Comune e insieme alle principali associazioni imprenditoriali nazionali continuiamo a fare pressione sul Governo, affinché vengano approvate misure di sostegno economico per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche.

Avete individuato le principali linee guida per riaprire in sicurezza? Pensate di usare tutta la Fortezza, anche se ci saranno meno espositori, per garantire il distanziamento sociale?
Abbiamo messo in piedi una task force specifica che lavora alla sanificazione degli spazi fieristici e alla piena sicurezza del movimento delle persone tra e dentro gli stand, con un allestimento sperimentale che diventerà un format innovativo anche per le edizioni future dei saloni. Per noi la questione sicurezza è prioritaria: proprio per questo stiamo valutando l’utilizzo più funzionale possibile delle aree della Fortezza, rispetto alle disposizioni sanitarie già predisposte e alle altre che arriveranno nelle prossime settimane. Si tratta di un investimento economico importante, diverse centinaia di migliaia di euro.

Avete mai preso in considerazione l’ipotesi di cancellare edizione estiva e rimandare tutto a gennaio?
Sarebbe stata la soluzione più semplice in termini organizzativi e forse anche più conveniente dal punto di vista economico, per il nostro bilancio. Ma abbiamo deciso di rimanere fedeli alla mission che abbiamo da statuto come Pitti Immagine e, prima ancora, come Centro di Firenze per la Moda Italiana: quello di lavorare al servizio dei nostri espositori e del sistema moda, accompagnarli sempre, anche in un momento critico come questo. Settembre può essere l’occasione per rimettere in piedi almeno una parte della stagione. Credetemi, non è poco per un ampio gruppo di piccole e medie imprese di qualità, quelle che hanno già una buona reputazione sui mercati esteri o che hanno titolo per acquisirla.

Parliamo di Pitti Bimbo: Pitti Connect avrà anche una sezione dedicata alla moda per i più piccoli? La fiera di settembre è confermata?
Certo, anche Pitti Bimbo avrà una sua dimensione virtuale su Pitti Connect, con tutte le prerogative e le funzionalità previste per Pitti Uomo e gli altri saloni. Le aziende del kidswear, forse anche più di quelle della moda adulta, hanno bisogno di supporto in questa delicata fase economica, per guardare alla ripartenza e al futuro. E noi siamo a disposizione con i nostri strumenti, sia fisici che digitali.

Ancora non avete preso una posizione su Pitti Filati. Quali sono gli scenari che state considerando?
Per Pitti Filati stiamo procedendo con le valutazioni necessarie, che ci permettano di fare la scelta migliore per le filature e l’intero settore. Abbiamo condiviso gli strumenti e le ipotesi su cui stiamo lavorando con il Comitato Tecnico, tramite aggiornamenti anche nell’ultima riunione di qualche giorno fa, compresa la piattaforma Pitti Connect, le cui grandi potenzialità sono state concepite anche per le aziende di Pitti Filati. Ci siamo dati qualche altro giorno per valutare al meglio le possibilità, con l’impegno di decidere in tempi stretti.

 

Alessandro Sicuro

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