Nicolas Ghesquière, direttore artistico di Louis Vuitton, ha presentato la collezione SS2022 nel Passage Richelieu del Louvre, adornato per l’occasione con dozzine di lampadari antichi e con il fuori programma dell’irruzione in pedana degli attivisti di Extinction Rebellion, movimento internazionale che lotta contro la crisi climatica.
Secondo la tradizione storica aziendale, questo Passage era stato utilizzato da Monsieur Louis Vuitton per i suoi incontri con l’imperatrice Eugénie de Montijo, moglie di Napoleone III, per mostrarle le valigie realizzate con materiali leggeri, ma resistenti, rese impermeabili da una tela chiamata Grey Trianon, incollata sulla struttura in pioppo.
Grazie a questa intuizione le forme furono rinnovate, eliminando le estremità curve e bombate della valigeria e diventando un segno distintivo di una certa aristocrazia mondana, grazie anche all’imperatrice che lo rese un marchio esclusivo.
Partendo da questo aneddoto storico, che rinforza ancora di più l’Heritage del brand e le celebrazioni del 200esimo compleanno del fondatore della maison, il direttore creativo Nicolas Ghesquière ci induce a fantasticare, prendendo come riferimento la figura immaginaria di un vampiro, che indossa elementi del guardaroba di ogni epoca, dalle crinoline alle camicie di pizzo.
Un invito al “grand bal” del Tempo che dissolve funzioni e codici per creare un vibrante flusso di stile, dove il giorno trascolora nella notte e l’umile divisa diventa sontuosa.
Un viaggio nel tempo, quello di Ghesquière, dove un abito sottoveste tagliato in sbieco con perline viene abbinato al denim, o la giacca viene modellata come se avesse le proporzioni di un frac. Non mancano ampi mantelli, da quello a pois con jabot sbarazzino ai modelli tagliati in diagonale sul corpo, che sembrano dei top per uscire e andare al club.
Quest’ultima intuizione stilistica scaturisce dal lavoro che Ghesquière ha eseguito per i costumi di scena di Alicia Vikander, protagonista e produttrice esecutiva di 1996 Irma Vep di Olivier Assayas che presto vedremo sul canale HBO, remake del classico del cinema muto francese Les Vampires.
In sintesi, una collezione che esplora codici di abbigliamento passati e recenti, liberati dalle norme sociali, dalle convenzioni di genere e dalla condotta culturale. Questa sequela di capi senza tempo conferma Nicolas Ghesquière uno dei più attenti designer del momento, al servizio di un colosso del lusso, ma senza mai sacrificare la vera creatività.
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