Ottobre 4, 2023

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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L’ITALIA TORNA AD ACCOGLIERE IL MONDO: IL RITORNO DELLE PRESENZE TURISTICHE NEL 2023

RITORNO AL TURISMO

Il ministero del turismo ha riferito che i primi  mesi del 2023 hanno visto una diminuzione del 10% delle presenze in Italia rispetto al 2019, anno in cui l’industria dell’ospitalità italiana ha registrato un record con quasi 437 milioni di notti trascorse, di cui 221 milioni registrati da turisti stranieri e 131 milioni di arrivi. Tuttavia, il Ministro ha affermato che il 2023 segnerà il ritorno al successo, evidenziando l’analisi dei flussi turistici durante la settimana di Carnevale.

I primi 3 mesi del 2023 vedono ancora un 10% in meno di presenze in Italia rispetto al 2019, secondo quanto ha riferito qualche settimana fa la ministra del Turismo Daniela Santanché, aggiungendo che il 2019 fu un’annata storica per l’industria dell’ospitalità italiana con quasi 437 milioni di notti trascorse, di cui 221 milioni registrate da turisti stranieri, e 131 milioni di arrivi. “Il 2023 però sarà l’anno del sorpasso” ha ribadito ancora qualche giorno fa il ministro, analizzando i flussi per la settimana del Carnevale.

Le previsioni sull’anno rimangono comunque discordanti. Mentre Santanché afferma con certezza che sarà l’anno del sorpasso, le stime di Assoturismo sono molto più caute:  l’associazione ha intervistato un campione di 1.334 imprenditori, e oltre un quarto prevede per quest’anno un’ulteriore crescita del settore, ma a ritmi decisamente più contenuti. Per il 54% le aspettative sono di una sostanziale stabilità del mercato e il 20% circa prevede, invece, una diminuzione dei flussi turistici.  La ripresa, sempre secondo Assoturismo, potrebbe essere rallentata da una crescita economica lenta dell’area euro, dall’elevata inflazione e dall’aumento dei prezzi dell’energia, aggravati dal prolungamento della guerra in Ucraina.

Più ottimismo in casa Enit, che preannuncia il 2023 come l’anno del ritorno ai livelli pre-pandemia. L’Agenzia nazionale del turismo però non si arrischia a dare il numero degli arrivi previsti, limitandosi a dire che, secondo un’indagine Enit, il 37,7% dei viaggiatori internazionali afferma di avere intenzione di venire in Italia nel 2023. Se così fosse, si registrerebbe un aumento pari a circa l’8% rispetto al dato dell’ultimo quinquennio da Europa e Usa. In base alle previsioni, la platea dei turisti dovrebbe essere composta per il 14,6% da spagnoli, per il 12,7% da cittadini statunitensi e per il 12,3% e 12,2% da svizzeri e austriaci.

Di sicuro si sa che, per quanto riguarda il 2022 appena concluso, i flussi sono stati positivi, ma nel confronto con il 2019, i dati Assoturismo segnano ancora il -8,5% di presenze e il -14,5% di arrivi in Italia.  i pernottamenti nelle strutture ricettive sono stati 399,5 milioni, mentre gli arrivi si sono attestati su un totale di 112,3 milioni.

Alessandro Sicuro Comunication
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