Da martedì aumenta l’Iva
Per il Codacons l’incremento dell’aliquota al 22% produrrà ricadute economiche pesantissime. Confcommercio: porterà a effetti recessivi e depressive.

Torna lo spauracchio dell’aumento dell’Iva, sempre più possibile alla luce dell’apertura della crisi di Governo. L’incremento porterà l’aliquota al 22% a partire dal primo ottobre.
Codacons: “Produrrà ricadute economiche pesanti”
In base ai calcoli del Codacons, l’incremento dell’aliquota produrrà ricadute economiche pesantissime, che vanno dai 209 euro su base annua per una famiglia di tre persone ai 349 euro per un nucleo composto da cinque elementi. “Oltre questi effetti diretti, l’aumento dell’Iva produrrà un disastroso effetto domino, con un incremento dell’inflazione, una pesante diminuzione dei consumi e un rincaro generalizzato dei listini al dettaglio, specie nel settore alimentare e dei prodotti trasportati su gomma – afferma il presidente Codacons Carlo Rienzi – per questo è chiaro a tutti che l’aumento dell’Iva non servirà affatto a far uscire il Paese dalla crisi, ma al contrario sancirà la definitiva caduta economica dell’Italia. Il governo Letta deve quindi emanare un decreto urgente ad hoc per bloccare l’incremento dell’aliquota di ottobre”, conclude Rienzi
Confcommercio, famiglie stremate, evitare aumento
Secondo il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli la crisi ”ha stremato famiglie e imprese” e impone al Governo ”la responsabilità di scongiurare, anche se i tempi e i margini sono strettissimi, l’aumento dell’Iva, perché questo determinerebbe effetti recessivi e depressivi esiziali per l’economia reale”.
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