LA MAISON GUCCI
Il brand è cultura dell’eccellenza, il codice identificativo di un prodotto e di una azienda. Il prodotto parla attraverso la tipologia dei materiali con cui è realizzato e il brand ne comunica il sottile messaggio subliminale. Il brand-reputation oggi è uno dei principali catalizzatori di talento. Eppure per molte aziende italiane, a differenza di quelle a matrice anglosassone, la percezione del suo valore e delle sue peculiarità per mantenerlo e accrescerlo sono difficili da comprendere.
Chi ha compreso l’importanza di divulgare e amplificare la visibilità di un buon brand ha capito il segreto del business moderno.
Una delle storie che voglio raccontare è quella della famosa maison fiorentina Gucci, che parla di eccellenza italiana, di stile e gusto tipico del nostro paese.

Gucci
Da Guccio Gucci a Frida Giannini, la storia di un successo

L’albero genealogico della famiglia Gucci, a partire da quel Guccio Gucci che nel 1921 fondò una piccola azienda di pelletteria artigianale a Firenze, si sviluppa intricato e mastodontico come una vera e propria Dynasty all’italiana. La saga famigliare dei Gucci è strettamente correlata con le vicissitudini finanziarie che hanno segnato l’avanzata dell’azienda dalla metà del Novecento, la crisi sopraggiunta alla fine degli anni ’80 e la conseguente cessione a una cordata di azionisti che ne hanno acquisito le quote. Tuttavia l’eccellenza del marchio, riconosciuta in ogni angolo del globo, si deve all’intuizione e all’assiduo lavoro dei singoli membri di questa leggendaria famiglia, che hanno influenzato il percorso di quasi un secolo di moda italiana.

Il percorso imprenditoriale è segnato da alcune tappe strategiche a cominciare quel 1953 quando, alla morte di Guccio, i quattro figli Aldo, Rodolfo, Vasco e Ugo acquisiscono l’attività di famiglia già proiettata verso una crescente espansione internazionale. Neglianni ‘60 il mocassino col morsetto entra nella collezione permanente del Metropolitan Museum of Art di New York, Grace Kelly scende dalle scalette degli aerei con i capelli raccolti nel foulard Flora, appositamente disegnato per lei, e Peter Sellers ripone la sceneggiatura del film in corso nella sua tracolla Hobo… Durante gli anni ‘70 la produzione si diversifica, fino a quando nell’ 82 l’azienda diventa una società per azioni, con a capo il figlio di Rodolfo, Maurizio, che mantiene il 50% delle quote per alcuni anni. Nel 1990 però il pacchetto viene ceduto all’Investcorp e scompare così l’ultimo dei Gucci dalle fila degli azionisti.
GUCCI
Tuttavia tradizione e innovazione continuano a essere i dettami di un brand vincente, in grado di reinventarsi e sorprendere per superare anche momenti piuttosto critici. Così come negli anni dell’autarchia Guccio Gucci aveva intuito la necessità di sostituire la costosissima pelle con dei materiali alternativi, (alcuni articoli di quel periodo, come la borsa bambù, sono ancora in vendita nelle boutique precisi identici al prototipo di allora), allo stesso modo all’inizio degli anni ‘90 Tom Ford, nominato direttore creativo della maison, riesce a infondere nuova linfa grazie a un’audace svolta stilistica, provocatoria e raffinata allo stesso tempo: tacchi a spillo, abiti in jersey di seta con inserti a vista e dettagli in metallo. Nel 1999 la Gucci stringe un’ alleanza finanziaria con Pinault Printemps Redout, trasformandosi da azienda mono-marca a gruppo multi-marca. Nel 2005 Mark Lee, nel ruolo di amministratore delegato e la brillante Frida Giannini, che succede a Ford nella direzione creativa, guidano i passi da gigante dell’azienda, attraverso conferme e nuove conquiste. Le borse in Pelle Guccissima, con il logo stampato a caldo, continuano a testimoniare il successo di una doppia G che si ripete ostinata e impeccabile da quasi novant’anni, forte di un sex-appeal grintoso e contemporaneo. E questo grazie all’intuito della Giannini che ha saputo ritrovare nel classico il segreto dell’ultimo grido. E’ recentemente uscito anche in Italia “La saga dei Gucci”, il libro di Sara Gay Forden già bestseller in America che ripercorre i fatti e i retroscena della storia eccezionale della famiglia Gucci.
Alessandro Sicuro
such an excellent brand. Thank you for sharing such an important piece plus the photos on this continually great brand.
I look forward to hearing more about this and other important matters in the world of fashion.
Thank you so much. this is so wonderful
L’ha ribloggato su World of Kathy Kiefer.
Why should we pay any attention to someone who can’t even spell his own name?
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