
Questo film, che ne riprende abbastanza fedelmente la trama, peraltro è stato curato dallo stesso James Redfield, che ne è stato produttore e sceneggiatore.
Per i più curiosi, preciso anche che il titolo La profezia di Celestino secondo alcuni è frutto di un errore di traduzione del titolo originale, The celestine prophecy, laddove “celestine” significherebbe “celestiale” e non Celestino (in effetti nel titolo in inglese non si usa il genitivo sassone, ma la cosa non è chiarissima).
Detto questo, in estrema sintesi questa è la trama di libro e film: in Perù spunta fuori un certo manoscritto,
contenente nove profezie di grande impatto e significato, tanto da coinvolgere un numero crescente di persone con il loro messaggio spirituale e tanto da far preoccupare i poteri forti, governo e chiesa in primis, di subire un rovesciamento dell’ordine costituito.

Ecco dunque che i “buoni” vanno alla ricerca del manoscritto e delle nove profezie che lo compongono per diffonderle, mentre i “cattivi” lo cercano anch’essi, ma per distruggerlo.
La struttura dell’intreccio è concettualmente molto semplice, mentre non è semplice il gioco di coincidenze (tra l’altro una delle illuminazioni tratta proprio l’argomento delle “coincidenze”) che conducono il protagonista, John, sempre più avanti nella storia e nella comprensione del messaggio del manoscritto, soprattutto grazie agli incontri con i vari Will, Marjorie, Julia, padre Sanchez, padre José, etc.

Viceversa, chi si comprasse il dvd e lo guardasse senza avere mai letto il libro probabilmente non apprezzerebbe molto lo spettacolo, posto che gli apparirebbe spezzettato e confuso.
In particolare, l’inizio del film è poco convincente e lascia un po’ perplessi.
Si aggiunga inoltre una recitazione sommaria, resa da attori di non grande talento, e una regia non certo d’eccellenza.

Ma il punto principale è la trama: il lettore del libro forse apprezzerà il film avendo già acquisito e con buona probabilità apprezzato i contenuti del libro lo spettatore casuale viceversa proverà senza dubbio un senso di confusione e di frustrazione.
Il consiglio è dunque quello di leggere prima il libro, e solo in un momento successivo, eventualmente, vedervi il film de La profezia di Celestino.
Il giudizio sul film:
Questo film non rende certo giustizia all’impresa che il regista e gli autori hanno compiuto nel seguire e finanche migliorare il naturale fluire della storia che nel libro spesso s’inceppa: in realtà a mio giudizio chi legge il libro e dopo guarda il film, si accorge dell’ottimo lavoro dimostrato da chi (ciascuno nel proprio ambito di competenza) ha contribuito alla costruzione del film, nella sequenza logico-storica delle scene come nella essenziale sintesi (necessaria, data la durata limitata cui ogni pellicola che si rispetti è soggetta per sua natura..) dei dialoghi e delle scene; il tutto all’interno di una sceneggiatura che rispetta e arricchisce la capacità comunicativa come lo spirito di avventura che il libro riesce a trasmettere. Ogni scena colloca ogni singolo accadimento entro un puzzle che sempre più chiarisce (anziché confondere..) il quadro che con la storia il regista intende rappresentare: il risultato è un gioco di paesaggi, luci, sensazioni, atmosfere sempre più incantate che armoniosamente coinvolgono, in un turbinio di avvenimenti e dialoghi rivelatori, lo spettatore più distratto; il quale, quasi senza accorgersi, viene ineluttabilmente coinvolto nella magia di un piacevole intreccio: tra avventura e inganno, tra scoperte ed arcano, tra ragione e spirito, tra sentimento e spietatezza, in un luogo (una foresta del Perù, che vuole simboleggiare il mondo confuso e tormentato in cui viviamo) dove l’equilibrio fondato sui due poli positivo e negativo di una realtà intrinsecamente contraddittoria, quale quello del nostro mondo reale, viene messo a dura prova in uno scontro tra ideologie: amore e paura, coraggio e odio, presente e passato, futuro e tradizione, per un’ora e mezza in cui lo spettatore ha l’occasione di sentire realmente (o illudersi di sentire.. per i meno sognatori) la possibilità di una nuova visione del mondo, che ci permetta di scoprire un’insospettabile armonia celata nella natura e nelle sue creazioni (compreso l’essere umano..). Una magia (da illusionista, per i più scettici) che, anche considerato il modesto budget economico che si intuisce sia stato disponibile per la realizzazione del film, lo spettatore disincantato ma attento non può fare a meno di cogliere.
E’ proprio il caso di dire.. vedere per credere…
Per vedere il film => http://www.filmpertutti.eu/LA-PROFEZIA-DI-CELESTINO/
The timing of the book and subsequent movie might be right on target..
While the movie attempt to give insight to such several topics that are so relevant and important. There are many people that are interested in the spiritual and related topics detailed and shown in the book and the transformation to the movie version. I believe that it brings a deeper impact and look to it.. IT’s up the viewer to decide for themselves
NOt always does a book translate well into the movie, but I feel that the general premise is conveyed but if all one has to go on is the film , the viewer does themselves a disservice, they really must go and either purchase the book or borrow it from the library to read to be able to have a clearer understanding of the topic, the characters and so much more.
Yes, I would concur to read the book first. then at some point if the reader is so motivated see the film, and make your own judgment.