Lvmh chiude i primi nove mesi dell’anno con ricavi in aumento del 4% (reported) a quota 26,3 miliardi, soprattutto grazie alla divisione Wine & spirits (+7% a 3,28 miliardi), ai profumi (+8% a 3,57 miliardi) e alla divisione retail (comprende Dfs e Sephora, +6% a 8,28 miliardi). La divisione moda e marchi del lusso riporta un incremento del 2% (organico) nei nove mesi poco sotto quota 9 miliardi, ma è un dato che cela in realtà una netta ripresa delle vendite. Nel solo terzo trimestre, i ricavi del segmento sono aumentati del 5% (organico) contro una sostanziale stabilità del turnover moda nel primo semestre dell’anno. La crescita più significativa, da quanto si legge nella nota, è legata alla maison Fendi.
Nel terzo trimestre, il colosso del lusso ha evidenziato un incremento del 6%, superiore alle stime degli analisti ferme al +4 per cento. Il risultato è legato principalmente al miglioramento delle performance del mercato asiatico (escluso Giappone). Gli Stati Uniti mantengono un andamento positivo così come l’Europa con l’eccezione della Francia che continua a scontare l’impatto del calo dei turisti a causa degli attacchi terroristici. In mattinata, il titolo di Lvmh è balzato in avanti guadagnando oltre il 5% alla Borsa di Parigi. La scia positiva di Lvmh sta contagiando anche Milano. In Piazza Affari brillano Salvatore Ferragamo (+1,8%) e Moncler (+1,3%).
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